Pubblicato il 23 feb 2024 • 2 minuti di lettura
Affrontare i pensieri negativi è una sfida comune nella vita di molti. A chi non è mai capitato di stare lì, in compagnia di quel pensiero spiacevole, che proprio non riusciva a mandare via dalla testa ?
A volte dobbiamo convivere per un po’ con questi ospiti scomodi. Ospiti spesso rumorosi, invadenti, che ci distraggono in continuazione e chiedono tutta la nostra attenzione e le nostre energie, non permettendoci di portare il nostro sguardo e le nostre risorse altrove. Li vediamo andare via e poi tornare, nella percezione di non avere nessun controllo su di loro. Sentiamo il loro peso e può capitare di avere la percezione che non ce ne libereremo facilmente.
L'adozione di un approccio psicologico può offrire strumenti potenti per lasciar andare questi pensieri “scomodi”, magari dopo averci “fatto amicizia”, dopo averli conosciuti un po’.
In questo breve articolo esploreremo le principali teorie psicologiche che informano la nostra comprensione dei pensieri negativi e vedremo come la mindfulness, una pratica basata sulla consapevolezza, può essere un prezioso alleato in questo percorso di liberazione mentale.
Diverse teorie psicologiche forniscono chiavi interpretative per comprendere l'origine e la persistenza dei pensieri negativi.
La teoria dell'attaccamento di Bowlby fornisce uno sguardo approfondito sulla connessione tra le relazioni affettive infantili e la propensione a sviluppare pensieri negativi. Questa prospettiva mette in luce il ruolo delle prime esperienze con le figure genitoriali nell’andare a creare il nostro mondo interno.
Secondo l'approccio psicodinamico di S.Freud, invece, l'accento è sulle influenze dell'inconscio e sul ruolo delle esperienze infantili nella formazione dei pensieri negativi.
La teoria cognitiva di A.Beck sottolinea piuttosto le distorsioni cognitive, evidenziando come i pensieri negativi spesso emergano da schemi di pensiero distorti.
All'interno di questo approccio cognitivo-comportamentale, che offre strumenti pratici per affrontare i pensieri negativi alla radice lavorando sulla consapevolezza attraverso la ristrutturazione cognitiva, troviamo la possibilità di integrare la mindfulness, quale strumento per sviluppare consapevolezza e distacco dai pensieri negativi. Accettare senza giudizio ed osservare senza identificarsi, diventano aspetti chiave di questo approccio integrato.
La mindfulness, è stata recentemente integrata nella psicologia moderna e dunque in ambito psicoterapeutico, per la sua efficacia nel gestire il flusso incessante dei pensieri.
Questa pratica invita a portare l'attenzione al momento presente, fornendo uno spazio di osservazione privo di giudizio che non cerca di eliminare i pensieri negativi, ma piuttosto di sviluppare una consapevolezza gentile e non critica nei loro confronti.
Potremmo identificare diversi passaggi del percorso di consapevolezza possibile attraverso l’allenamento dell’attenzione e della presenza:
Liberarsi dai pensieri negativi richiede pratica e pazienza, comprensione profonda e pratica costante, ma è possibile. Le teorie psicologiche forniscono uno scheletro intellettuale per comprendere al meglio il funzionamento della nostra mente, mentre la mindfulness si pone come uno strumento pratico per gestire i pensieri negativi nella nostra quotidianità.
"I pensieri sono spesso unilaterali e non veritieri. Impara a essere consapevole del pensiero invece di perderti dentro esso"
Jack Kornfield
La consapevolezza dei pensieri, la respirazione paziente, la connessione con il momento presente e la fiducia in noi stessi, nelle nostre esperienze e nella pratica stessa, oltre all'accettazione senza giudizio, sono alcuni dei pilastri chiave per lasciar andare i pensieri negativi e promuovere un maggiore benessere mentale.
In questo senso, l'aiuto di una figura professionale come quella dello psicoterapeuta può essere di aiuto nell'acquisire questi importanti strumenti e gestire i pensieri negativi con più serenità.
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