Pubblicato il 10 feb 2023 • 4 minuti di lettura
Essere attenti e costanti nel migliorare la motivazione dei dipendenti permette di mantenere stabile il livello di produttività aziendale.
I lavoratori motivati tendono a guardare al futuro con ottimismo ed a impegnarsi di più, per non tradire la fiducia che in loro è stata riposta.
Incentivare la motivazione dei tuoi dipendenti li rende aperti alle nuove sfide, propositivi e entusiasti di essere parte della tua organizzazione.
Non dimenticare che i tuoi collaboratori sono, prima che importanti risorse, persone. Accogli e ascolta le loro esigenze. Sii grato per il lavoro che quotidianamente svolgono. In questo modo gli obiettivi aziendali saranno raggiunti con successo.
In questo articolo approfondiamo come motivare i dipendenti. Ti offriamo degli spunti interessanti per offrire loro incentivi che ne migliorino la produttività.
Negli ultimi anni sono cambiate le esigenze dei lavoratori, soprattutto tra i più giovani. Ricordiamo, infatti, che è stata introdotta la possibilità di lavorare da remoto.Tale elemento ha comportato una variazione delle abitudini delle persone. Ci sono una serie di componenti che influenzano la motivazione dei dipendenti. Infatti oggi i lavoratori hanno bisogno di flessibilità, di un corretto equilibrio tra vita professionale e privata (il cosiddetto work life balance), di una giusta comunicazione, di sentirsi coinvolti all’interno dei progetti ai quali lavorano e di poterlo fare all’interno di un ambiente accogliente e stimolante.
Porre i dipendenti nelle migliori condizioni in cui poter esprimere il proprio talento permette loro di sentirsi più motivati. Esistono una serie di strategie che i datori di lavoro e gli HR possono mettere in atto per mantenere e aumentare la motivazione del personale.
Infatti non si può pensare di ottenere tale risultato con il classico aumento in busta paga. Non bastano più neppure i premi di produttività o l’erogazione dei buoni pasto. Gli elementi fondamentali sono l’empatia, la comunicazione e la gratitudine. Può dimostrarsi utile inviare e ricevere feedback da parte della popolazione aziendale e allo stesso modo compiere piccoli gesti quotidiani, come dire grazie. Inoltre è necessario coinvolgere al massimo i dipendenti: questo li fa sentire più responsabili e di conseguenza aumenta la loro produttività, esprimendo al massimo il proprio talento. Non bisogna mai perdere di vista il principio per il quale i dipendenti, prima ancora che nostri collaboratori, sono delle persone, ciascuna con delle esigenze. Accogliere i bisogni di ogni dipendente e dare ascolto alle loro necessità sono azioni importanti che aiutano nella creazione di un ambiente lavorativo sano, in cui sentirsi liberi di esprimere le proprie idee. Infatti il clima aziendale è un fattore che determina la motivazione dei dipendenti. Offrire degli spazi dedicati al relax e organizzare l’ufficio in modo da renderlo accogliente è un incentivo per motivare i lavoratori. Se ben utilizzata, anche la tecnologia può accelerare il processo di miglioramento della motivazione dei dipendenti.
I lavoratori potrebbero perdere la loro motivazione a causa della mancata possibilità di una crescita professionale. Assicurare ad un collaboratore uno sviluppo di carriera può avere considerevoli effetti positivi sul suo grado di motivazione. Un leader non può lasciare che si instauri all’interno della propria impresa un clima negativo. Deve riuscire a rassicurare la popolazione aziendale, infondendo fiducia nel futuro, uno dei valori sui quali poter costruire la propria cultura aziendale. I lavoratori devono sentirsi sempre rispettati e supportati.
Per motivazione si intende la forza interiore che spinge un individuo ad agire verso un obiettivo specifico e mettere in campo tutte le proprie potenzialità, al fine di raggiungerlo. Per incentivazione si intende, invece, in ambito lavorativo, il processo attraverso il quale motivare i dipendenti a raggiungere determinati obiettivi o standard di prestazione. Si offrono loro premi e ricompense, finanziarie e non. Vediamo insieme cosa possono comprendere.
Tra gli incentivi di carattere finanziario ci sono i classici aumenti di stipendio, i bonus di metà e di fine anno, i bonus di firma e di indennità tecnologiche. Ma anche i premi di produttività, i regali aziendali, i servizi ed i benefit da erogare.
Per incentivare la motivazione dei lavoratori, un’impresa può regalare ingressi e servizi Spa, accessori hi-tech per la casa o la cura personale, Gift card per piattaforme e-commerce. Si tratta di strumenti pratici che risultano sempre molto utili, ma che allo stesso tempo potrebbero non rispondere in modo efficace alle risposte di tutti i dipendenti.
Ricordiamo che i lavoratori hanno la possibilità di scegliere di convertire i premi di denaro in beni o servizi di welfare, soprattutto se all’interno dell’impresa in cui lavorano è incluso un progetto ampio finalizzato alla cura del loro benessere e al miglioramento del loro stile di vita.
Ad esempio il buono shopping fa parte dei servizi di welfare aziendale erogabile come benefit, per cui è deducibile, annualmente, fino ad un valore di 258€. Per l’azienda ha una deducibilità totale.
Quando ci si pone davanti alla scelta dei servizi di welfare da erogare ai propri dipendenti è necessario considerare le loro esigenze. Rispondere alle necessità di ciascun collaboratore migliora il loro tasso di produttività.
Per migliorare la motivazione dei dipendenti e migliorare l’efficacia delle loro performance, un’impresa deve gratificare i suoi lavoratori. Può farlo attraverso:
Per la gestione dell’incentivazione del singolo dipendente, ricordiamo che i premi individuali sono soggetti ad una tassazione agevolata. Si tratta di un’agevolazione del 10% fino a 3000€. Nel caso in cui il lavoratore decida di convertire il premio in servizi di welfare a favore dell’azienda, la tassazione sull’importo totale si azzera.
Esistono anche i premi collettivi: incentivano il lavoro di un intero team per evitare eventuali competizioni tra le risorse. Esistono:
La gestione della gratificazione economica dei dipendenti spetta al Top Manager che guida il team di lavoro.
Gli incentivi ai singoli dipendenti, in alcuni casi, sono obbligatori, se previsti dal Contratto collettivo nazionale di riferimento (CCNL), al raggiungimento di specifici obiettivi aziendali.
La motivazione dei dipendenti è legata alla capacità del datore di lavoro di sapersi fidare. Lasciare lavorare i collaboratori in modo autonomo, senza controllare le fasi di avanzamento del progetto, aumenta la loro sicurezza nelle proprie potenzialità. Si tratta di una vera e propria responsabilizzazione dei dipendenti. Un lavoratore che ha la possibilità di esprimere al meglio il proprio talento è più motivato a dimostrare di guadagnare la fiducia che gli è offerta. Ci sono diversi benefici nel responsabilizzare i lavoratori. Infatti la responsabilizzazione dei dipendenti crea effetti positivi sulla creatività e li rende, oltre che autonomi, più attenti e disponibili verso i colleghi. Nei rapporti interpersonali prevale, in tal modo, la fiducia e si riduce lo stress.
Prima di introdurre cambiamenti di rotta, bisogna sempre tenere presente della natura della propria organizzazione aziendale, diversa da tutte le altre, perché fatta di persone.
La motivazione dei dipendenti passa innanzitutto dal titolare, che deve presentare un atteggiamento positivo nei confronti del proprio lavoro. Un ambienti lavorativo con capi autoritari e una mentalità negativa genera un clima aziendale nocivo. I collaboratori devono essere messi al corrente degli obiettivi e della direzione verso cui l’impresa vuole andare. In questo modo il dipendente si sente parte della squadra ed è consapevole del fatto che il suo contributo, a qualunque livelli di responsabilità sia collocato, è fondamentale per il raggiungimento dei traguardi prefissati.
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