Pubblicato il 17 feb 2016 • 2 minuti di lettura
Cos'è l'acido lattico e a cosa serve?
Tutti ne parlano, tutti lo odiano ma in pochi sanno cosa è veramente: per questo è importante capire cos’è l’acido lattico una volta per tutte.
Quante volte hai detto il giorno dopo un allenamento “maledetto acido lattico, non posso muovermi”?
E se non fosse lui il responsabile? E se ti dicessimo che dobbiamo ringraziarlo perché altrimenti senza di esso non potremmo nemmeno fare le scale o una corsa per prendere l’autobus?
Ecco perché è importante capire cos’è l’acido lattico.
L’allenamento, in maniera molto semplicistica possiamo dividerlo in aerobico ed anaerobico.
Le attività prolungate nel tempo a bassa intensità sono di tipo aerobico (la camminata veloce di 20 minuti per esempio). Le attività di tipo anaerobico invece sono quelle a più alta intensità, dove la fatica insorge in poco tempo (lo scatto per prendere l’autobus).
Cos’è l’acido lattico quindi? È proprio il prodotto principale del metabolismo anaerobico (ne viene prodotto anche in quello aerobico, ma in pochissime quantità) ed il suo accumulo porta all’insorgenza della fatica.
Se da una parte fa insorgere precocemente la fatica, dall’altra è proprio grazie alla sua produzione che siamo in grado di avere energia anche senza ossigeno (per questo si chiama anaerobico).
Nelle attività ad alta intensità e di breve durata i nostri muscoli non hanno il tempo di usare ossigeno (aerobico) per produrre energia e contrarsi, i nutrienti quindi entreranno in altra via (anaerobica), in questo modo produrranno sia energia per la contrazione che acido lattico.
Capiamo cos’è l’acido lattico anche dal punto di vista chimico: in pratica si tratta di un Acido per l’appunto, quindi immerso in una soluzione (sangue, liquido intracellulare delle fibre muscolari ecc.) tenderà a rilasciare ioni idrogeno che abbasseranno il PH.
Tutte le reazioni chimiche avvengono grazie a degli enzimi (sono delle proteine) che lavorano a un PH ottimale, anche la contrazione muscolare. Se quest’ultimo diminuisce per colpa dell’acido lattico per esempio, questi enzimi lavoreranno peggio e quindi il muscolo si contrarrà con più difficoltà.
Si tratta della classica sensazione di bruciore muscolare che sentite dopo 5 rampe di scale, oppure dopo una serie pesante di pesi (i muscoli sembrano non essere più “connessi”): sopraggiunge la fatica e non puoi continuare l’esercizio.
Tale sensazione dura per pochi secondi, questo perché il nostro corpo elimina pian piano l’acido lattico dalle fibre muscolari, il PH ritorna a valori ottimali, sparisce la sensazione di bruciore e il nostro muscolo può tornare a contrarsi normalmente.
Alla luce di queste osservazioni l’acido lattico quindi è un composto fondamentale che ci permette di eseguire esercizi intensi e di breve durata; che fa sopraggiungere la fatica; che viene velocemente eliminato per permettere, dopo poco tempo, l’esecuzione di un altro esercizio intenso.
Senza di esso quindi saremmo costretti a muoverci come dei bradipi non potendo fare nulla che prevede un gesto intenso e veloce.
Queste sensazioni le provi continuamente durante il tuo allenamento: faccio una serie di addominali per esempio, dopo 30 ripetizioni arriva il forte bruciore muscolare provocato dall’acido lattico, recupera 20”, l’acido lattico viene eliminato, il muscolo non brucia più e puoi ricominciare.
Sicuramente dopo queste osservazioni amerai molto di più questo composto biochimico e potrete fare bella figura con tutti i tuoi amici, che dopo una seduta di palestra o di calcetto, diranno “ho i dolori dell’acido lattico di ieri”.
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Redazione Fitprime
Salute e prevenzione
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