Pubblicato il 13 apr 2023 • 4 minuti di lettura
Roma, 11 aprile 2023.
La scale-up romana nata nel 2016 e partecipata da LVG, IAG, Club degli Investitori e Vertis SGR ha raggiunto questi risultati attraverso una nuova focalizzazione del modello di business dal mercato B2C a quello B2B, arrivando a offrire oggi servizi di wellbeing a oltre 100 aziende, tra le quali grandi corporate del calibro di Unicredit, Eni, Luxottica, Accenture – per un totale di oltre 400.000 utenti serviti.
Fatturato in crescita del 220%, a 8 milioni di euro, e raggiungimento di un EBITDA positivo; oltre 100 aziende clienti, di cui l’80% con una media di 4.000 dipendenti. Sono i numeri che Fitprime, la società che offre servizi di wellbeing alle aziende, ha raggiunto nell’ultimo anno. Nata 6 anni fa, la società romana fondata da Matteo Musa e Gianluca Mozzillo punta a raddoppiare, arrivando ai 16 milioni entro fine 2023.
Nata nel 2016 dal programma di accelerazione di Luiss Enlabs e nel portafoglio di investitori quali LVG, IAG, Club degli Investitori e Vertis SGR, Fitprime è diventata in poco tempo il punto di riferimento nel mercato del fitness grazie ad una risposta molto positiva del mercato alla sua innovativa formula che permette alle persone di accedere con un unico abbonamento a più palestre, piscine e varie tipologie di centri sportivi, senza alcun vincolo.
Negli anni Fitprime ha lanciato e consolidato numerose nuove linee di business, che si sono affiancate agli abbonamenti nei centri sportivi: da Fitprime Smart, un portale ideato durante la pandemia e interamente dedicato all’home-workout, con migliaia di lezioni on demand e live, Fitprime Nutrition, un servizio che offre anamnesi e piani alimentari personalizzati ed infine un servizio di benessere psicologico attraverso una rete di psicoterapeuti certificati.
Nel 2021 la società si è aperta a una nuova opportunità di mercato: il mercato B2B, ovvero la possibilità di offrire i propri abbonamenti alle aziende al fine di inserirli nei piani di welfare per i dipendenti, ideando una soluzione Corporate che aiuta a promuovere il benessere della popolazione aziendale a tutto tondo, ponendo l’attenzione sia sull’aspetto fisico, che mentale e nutrizionale. Questa soluzione è oggi stata scelta da oltre 100 società, tra le quali Unicredit, Eni, Luxottica e Accenture.
Nel corso del 2022, oltre 20.000 persone hanno utilizzato gli abbonamenti Fitprime negli oltre 3.000 centri sportivi affiliati, per un totale di oltre 1,5 milioni di sessioni di allenamento e circa 300.000 lezioni svolte online. La forte richiesta di piani alimentari, personalizzabili e on demand, ha portato il team di biologi nutrizionisti a raddoppiare in soli 12 mesi.
Inoltre, nel 2022 Fitprime ha ottenuto un ulteriore traguardo, la certificazione da parte dello Studio Toffoletto (link) come prima azienda italiana verticale nel wellbeing ad avere ottenuto la deducibilità dal reddito d'impresa per i servizi di Welfare.
"Fitprime è nata per rivoluzionare il modo in cui concepiamo il benessere: abbiamo un focus a 360°sul benessere psico-fisico grazie a un’offerta ibrida, verticale tra il wellness e il fitness, e orizzontale verso l’health tech – afferma Matteo Musa, CEO e Co-Founder di Fitprime. – La strategia di aprirci al mercato del wellness aziendale ci ha dato la possibilità di portare la nostra sfida su larga scala e di fare la differenza nella vita di tutti i giorni di migliaia di lavoratori. Ma l’obiettivo ultimo e ambizioso che ci siamo dati come azienda, è quello di ridurre l’incidenza di stili di vita poco virtuosi sul numero di malati in Italia a causa di malattie multifattoriali come le malattie cardiovascolari ed il diabete.Per raggiungere un obiettivo tanto sfidante quanto ambizioso non potevamo che aprire la nostraofferta al mercato delle PMI, che forma gran parte del tessuto economico e sociale italiano e tentare di ridurre le differenze sull’attenzione al tema del welfare aziendale che esistono in Italia tra le grandi e le piccole aziende”.
Quello del benessere dei dipendenti è un mercato in forte espansione. Secondo una ricerca del Trinity College, le aziende che danno la priorità agli investimenti nella salute e nel benessere dei dipendenti registrano una maggiore produttività e prestazioni migliori da parte del personale. È anche per questo che le imprese stanno iniziando a offrire nel proprio pacchetto di welfare anche dei servizi di wellbeing che includano attività sportive e consulenza psicologica e nutrizionale: il report 2022 Employee Wellness Industry Trends di Wellable Labs evidenzia che, negli USA, il 76% delle aziende sta investendo di più nella gestione dello stress e nel fornire risorse per la resilienza dei propri dipendenti; mentre in Europa, secondo Inkwood Research, il mercato del benessere sul posto di lavoro registrerà un CAGR del 6,51% nel periodo 2022-2030. Secondo queste statistiche, in Italia, quasi il 40% dei dipendenti vuole cambiare lavoro e il 16% ritiene che la società per cui lavora non si preoccupi del proprio benessere psicologico e fisico.
"L'apertura al mercato B2B ci ha portati verso una nuova fase di sviluppo che si è da subito dimostrata vincente: sono stati confermati il 98% dei contratti in essere, a riprova della soddisfazione dele nostre aziende. Un rate medio che sfiora il 9 su 10 a conferma che Fitprime è percepito come un solido consulente per la costruzione di piani di welfare aziendali rivolti al benessere dei dipendenti. Per il 2023 e gli anni a venire vogliamo continuare a lavorare nella stessa direzione reiterando un messaggio per noi importante, e cioè che il welfare aziendale non è una leva esclusivamente di sostegno al reddito e, per essere efficace, deve essere indirizzata verso la promozione e la costruzione di stili di vita corretti e virtuosi” Matteo Musa, CEO e Co-Founder di Fitprime
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