Pubblicato il 27 lug 2023 • 5 minuti di lettura
Le palestre aziendali giocano un ruolo di primaria importanza nella retention dei dipendenti. Ecco perchè se sei un’azienda attenta al benessere fisico e mentale dei tuoi talenti, non può mancare all’interno dei servizi a loro erogati la palestra aziendale.
In questo articolo condividiamo con te quali sono i vantaggi verso cui la tua impresa va incontro grazie alla presenza di una palestra aziendale. Questi si traducono, oltre che in termini di retention dei dipendenti, anche in un aumento della produttività, in una riduzione dello stress e nella creazione di un ambiente di lavoro positivo. Inoltre ti mostriamo come stilare un regolamento interno alla tua palestra aziendale e quale normativa dover seguire.
E’ importante che all’interno di una palestra aziendale sia previsto un regolamento interno. Per preservare lo spazio comune e rendere il servizio il più efficiente possibile, è bene che la regolamentazione venga diffusa tra tutte le risorse dell’organizzazione. Inoltre è preferibile lasciarla affissa all’interno della struttura per permettere a tutti i dipendenti, che usufruiscono della palestra aziendale, di averla a portata di mano e consultarla in ogni momento.
Il regolamento della palestra aziendale deve specificare quali sono i requisiti che abilitano all’accesso alla struttura. In genere essi si acquisiscono in seguito all’invio di una domanda di iscrizione, all’accettazione della Privacy Police e alla presentazione di un certificato di idoneità all’attività fisica non agonistica, rilasciato dal medico. Tale certificato ha validità annuale e pertanto va rinnovato alla scadenza.
Il regolamento deve invitare i dipendenti ad avere massima cura degli attrezzi e degli impianti, oltre che a indossare un abbigliamento adeguato e decoroso all’ambiente. A ciò è importante che aggiunga che eventuali danni sono addebitati all’utilizzatore. All’interno di una palestra aziendale è prevista la presenza di personale tecnico e trainer, il cui compito è quello di illustrare il funzionamento di tutte le attrezzature presenti. Il regolamento deve sottolineare che il personale non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda eventuali danni arrecati dai dipendenti.
Inoltre è importante che il regolamento tenga conto che ogni attività svolta all’interno della palestra aziendale deve essere tale da mantenere il carattere sportivo non agonistico. Non può mancare di avvertire poi che è severamente vietato fumare e consumare alimenti all’interno degli ambienti adibiti ad uso sportivo e negli spogliatoi.
Il regolamento serve anche per stabilire quali siano gli orari di apertura e di chiusura e dunque di accesso alla palestra aziendale. A ciò si aggiunge la possibilità di indicare il numero massimo di persone presenti nella palestra e la durata massima dell’allenamento per ciascuna.
Per una regolamentazione completa della palestra aziendale è bene stabilire anche una serie di norme relative all’uso degli spogliatoi. A tal proposito il regolamento deve indicare le modalità di accesso a tale area, dell’uso degli eventuali armadietti e l’importanza di mantenere l’ambiente pulito come lo si è trovato.
Infine il regolamento della palestra aziendale deve indicare la data della sua entrata in vigore.
Il ruolo delle palestre aziendali nella retention dei dipendenti è molto più importante di quanto si possa immaginare. Con l’espressione retention facciamo riferimento alla capacità di un’azienda di trattenere le proprie risorse a lungo termine. Nello specifico si tratta del processo messo in atto da un’organizzazione volto a mantenere al proprio interno i migliori talenti, incoraggiandoli e sviluppando con essi una relazione duratura. Infatti per un’impresa, riuscire a trattenere le risorse più qualificate comporta una serie di vantaggi, tra cui soprattutto la riduzione del fenomeno del turnover e il miglioramento della produttività complessiva.
Come abbiamo detto, le palestre aziendali giocano un ruolo fondamentale nella retention dei dipendenti. Permettono di fornire alle risorse lo spazio e il tempo necessari per prendersi cura della propria salute e del proprio benessere generale. Infatti ricordiamo che praticare esercizio fisico in modo costante comporta numerosi benefici per la salute fisica e mentale di ogni lavoratore. Inoltre riduce lo stress, migliora l’umore, aumenta l’energia e previene una serie di malattie. Le palestre aziendali offrono ai dipendenti la possibilità di impegnarsi in attività sportive regolari e dunque a promuovere uno stile di vita attivo. Ma non solo: l’esercizio fisico regolare è correlato ad un miglioramento della produttività sul luogo di lavoro. I dipendenti che hanno l’opportunità di prendersi cura della propria salute fisica tendono a essere più concentrati, energici e motivati. Ciò comporta un incremento delle loro prestazioni complessive e del raggiungimento degli obiettivi professionali preposti. Poter accedere alla palestra aziendale significa avere la possibilità di prendersi una pausa attiva durante la giornata lavorativa.
Per alimentare al meglio il processo di retention dei dipendenti, le palestre aziendali permettono anche di promuovere un ambiente di lavoro positivo e inclusivo. Le risorse che partecipano alle attività sportive sviluppano rapporti più consolidati con i colleghi. In questo modo diventa più facile creare un senso di comunità e appartenenza all’impresa e migliorare nettamente la collaborazione e il lavoro di squadra. In aggiunta le palestre aziendali si presentano come degli spazi in cui i dipendenti possono rilassarsi e rigenerarsi. L’ufficio o quella che sia la sede di lavoro è il luogo in cui un lavoratore trascorre la maggior parte del tempo: lo stress può influire negativamente sulla sua soddisfazione lavorativa. Poter dedicare del tempo all’esercizio fisico, tra un’attività lavorativa e l’altra, favorisce la produzione di endorfine, sostanze chimiche che inducono in tutto il nostro corpo uno stato di benessere.
Un buon processo di retention dei dipendenti implica la capacità di essere un’azienda altamente competitiva sul mercato. L’offerta di una palestra aziendale diventa un fattore determinante per i nuovi candidati, nella scelta del datore di lavoro. Inoltre influisce sulla decisione delle risorse già presenti in azienda di rimanere, dunque contribuisce alla loro fidelizzazione.
La normativa per le palestre aziendali impone che all’interno della struttura vi sia la presenza di un istruttore di educazione fisica. Tale figura professionale deve essere in possesso del diploma universitario dell’Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF) o della Laurea in Scienze Motorie. A esso va affidata la responsabilità dei programmi attuati all’interno della palestra aziendale. Dunque il suo compito è quello di programmare le varie attività e di vigilare in merito all'attuazione dei programmi a tutela dei praticanti. La sua presenza non è richiesta durante tutto l’arco di svolgimento delle attività motorie. Inoltre la normativa prevede che per avviare una palestra aziendale ci sia bisogno di un’autorizzazione sanitaria, riferita al locale adibito, che deve essere rilasciata dall’Azienda Sanitaria Locale. Per cui la struttura deve rispettare le norme igienico-sanitarie, edilizie e urbanistiche. Infatti i locali dove si svolge l’attività di palestra aziendale devono avere una destinazione d’uso compatibile con quella prevista dal piano urbanistico comunale. Inoltre è necessario che vi sia presente un impianto di ventilazione meccanica e che lo svolgimento dell’attività fisica avvenga nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico.
Ricordiamo che lo svolgimento dell’attività fisica all’interno delle palestre aziendali da parte dei lavoratori deve avvenire durante le pause dall’attività lavorativa e su base volontaria. A tal proposito la normativa fa riferimento al Testo Unico di Sicurezza (D.Igs 81/2008) secondo il quale alle palestre aziendali non sono applicate le norme sulla salute e la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro.
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Chiara Buongiorno
Gestione centri sportivi
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