Palestre aziendali: le normative e i requisiti

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Palestre aziendali: le normative e i requisiti

di Chiara Buongiorno  - 

27/07/2023

' di lettura

Le imprese che decidono di integrare all’interno del loro piano Welfare l’elemento del fitness hanno l’opportunità di ottenere benefici a lungo termine. Infatti mettere insieme l’attenzione verso il benessere dei dipendenti e lo sport si rivela una mossa vincente. Un modo per farlo è aprire una palestra aziendale. 

Se stai pensando di aprire la tua palestra aziendale, ti invitiamo a leggere il nostro articolo. Al suo interno ti mostriamo la normativa di riferimento delle palestre aziendali. Inoltre condividiamo con te la normativa di sicurezza e i passaggi necessari per l’implementazione di una palestra aziendale.

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Palestra aziendale: la normativa di riferimento

La normativa per le palestre aziendali impone che all’interno della struttura vi sia la presenza di un istruttore di educazione fisica. Tale figura professionale deve essere in possesso del diploma universitario dell’Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF) o della Laurea in Scienze Motorie. A esso va affidata la responsabilità dei programmi attuati all’interno della palestra aziendale. Dunque il suo compito è quello di programmare le varie attività e di vigilare in merito all'attuazione dei programmi a tutela dei praticanti. La sua presenza non è richiesta durante tutto l’arco di svolgimento delle attività motorie. Inoltre la normativa prevede che per avviare una palestra aziendale ci sia bisogno di un’autorizzazione sanitaria, riferita al locale adibito, che deve essere rilasciata dall’Azienda Sanitaria Locale. Per cui la struttura deve rispettare le norme igienico-sanitarie, edilizie e urbanistiche. Infatti i locali dove si svolge l’attività di palestra aziendale devono avere una destinazione d’uso compatibile con quella prevista dal piano urbanistico comunale. Inoltre è necessario che vi sia presente un impianto di ventilazione meccanica e che lo svolgimento dell’attività fisica avvenga nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico. 

Ricordiamo che lo svolgimento dell’attività fisica all’interno delle palestre aziendali da parte dei lavoratori deve avvenire durante le pause dall’attività lavorativa e su base volontaria. A tal proposito la normativa fa riferimento al Testo Unico di Sicurezza (D.Igs 81/2008) secondo il quale alle palestre aziendali non sono applicate le norme sulla salute e la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro.

Normative sulla sicurezza nelle palestre aziendali
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Le normative sulla sicurezza nelle palestre aziendali 

Un’impresa che offre ai propri dipendenti la possibilità di frequentare la palestra aziendale deve anche garantire il rispetto della normativa di sicurezza. Con ciò intendiamo l’importanza di assicurare la messa a norma della struttura e dell’impianto, ovvero la sicurezza e la salubrità dell’ambiente di lavoro. 

Nel dettaglio la normativa prevede: 

  1. .Idoneità degli impianti (elettrici, idrici, di condizionamento, antincendio, di depurazione)
  2. .Presenza di uscite, porte e luci di emergenza
  3. .Accessibilità e servizi igienici appropriati per i disabili
  4. .Idonee pavimentazioni
  5. .Vetrature sicure
  6. .Presenza di servizi igienici adeguati
  7. .La gestione della sicurezza degli addetti ai lavori

Secondo la normativa i soggetti coinvolti a garantire la sicurezza all’interno della palestra aziendale sono il datore di lavoro e il dirigente dell’impresa. Entrambi sono chiamati a gestire la più totale incolumità psico-fisica dei dipendenti. Sono affiancati da un apposito servizio di prevenzione e protezione, formato da un Responsabile e dagli addetti scelti, oltre che da un medico competente. Inoltre i dipendenti possono partecipare all’organizzazione e alla gestione del sistema della prevenzione attraverso un Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Ricordiamo che nell’affidare ai lavoratori i vari compiti è consigliabile tenere conto delle loro capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e sicurezza.

Il datore di lavoro ha il compito di nominare un addetto alla gestione delle emergenze e un addetto al primo soccorso aziendale. Inoltre deve inviare le singole risorse alle visite mediche presso il medico competente, a cui richiedere l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico. 

Al dirigente, invece, deve essere affidata la responsabilità di effettuare la valutazione di tutti i rischi, con la conseguente adozione del documento di valutazione dei rischi, che deve essere consegnato in modo tempestivo al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Tra i suoi compiti vi è anche quello di designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. 

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La normativa sulla sicurezza nelle palestre aziendali prevede che venga istituito un registro dei controlli periodici, all’interno del quale annotare tutti gli interventi di manutenzione relativi alla verifica di efficienza e di funzionalità degli impianti, delle attrezzature e dei dispositivi con funzione di sicurezza antincendio. Inoltre la stessa normativa impone al datore di lavoro di informare tutti i dipendenti, che usufruiscono del servizio della palestre aziendale, sui rischi per la salute e la sicurezza.  

Per garantire il rispetto della normativa sulla sicurezza nelle palestre aziendali ci sono una serie di pratiche da mettere in atto:

  1. .Individuare i fattori di rischio e le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro
  2. .Elaborare le misure di protezione e prevenzione e i sistemi di controllo di tali misure
  3. .Elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali
  4. .Predisporre programmi di informazione e formazione dei lavoratori
  5. .Fornire ai lavoratori le informazioni sui rischi cui sono esposti e sulle misure atte a contenerle 
Implementazione palestra aziendale
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L’implementazione della palestra aziendale nella tua impresa 

Molte aziende decidono di creare una propria palestra aziendale a uso privato, mettendo a disposizione delle proprie risorse lo spazio necessario e gli attrezzi. Sebbene si pensa possa essere un investimento molto oneroso, in realtà non lo è. Dunque per quanto riguarda l’implementazione della palestra aziendale è fondamentale seguire una serie di step preliminari. Scopriamoli insieme: 

  1. .Scopri le esigenze dei tuoi dipendenti: con un sondaggio raccogli gli interessi di ognuna delle tue risorse, per assicurarti che almeno la maggior parte del tuo personale utilizzi la palestra aziendale. Questo ti permette anche di creare uno spazio inclusivo
  2. .Coinvolgi i dipendenti nel processo di implementazione: in questo modo soddisfi le esigenze di tutti i tuoi dipendenti e contribuisci al raggiungimento della massima partecipazione al programma
  3. .Ragiona sullo spazio necessario a implementare la tua palestra aziendale: basati sul numero totale delle tue risorse e sulle dimensioni del tuo ufficio. Se hai a disposizione un ambiente abbastanza largo, potresti dividere lo spazio in zone di allenamento specifiche. Infatti può capitare che alcuni dipendenti siano più interessati allo yoga o alla meditazione, mentre altri siano più inclini allo svolgimento di esercizi di fitness funzionale. 

Una volta che si hanno ben chiari questi elementi, si può procedere all’implementazione vera e propria della palestra aziendale. Innanzitutto si deve scegliere l’attrezzatura e la sua quantità. Anche in questo caso bisogna tener conto di una serie di fattori:

  1. .Lo spazio disponibile
  2. .Il budget disponibile
  3. .Il numero complessivo da cui è formata la popolazione aziendale
  4. .Il numero di dipendenti donne e il numero di dipendenti uomini
  5. .Le varie fasce d’età in cui si suddivide il personale
  6. .La propensione l’e abitudine all’esercizio fisico dei dipendenti

Dopo aver scelto l’attrezzatura più adatta alle esigenze delle proprie risorse e in linea con il budget che si è deciso di allocare per l’implementazione della palestra aziendale, bisogna allestire la struttura. Ricordiamo che è consigliabile lasciare ampio spazio tra ogni singolo attrezzo. Inoltre sarebbe meglio posizionare l’attrezzatura adibita all’attività di cardio in un’area separata rispetto a quella per la forza.

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autore

Chiara Buongiorno