Fitprime is nowWellhubDiscover more
      Login
      Request demo

      Receive a monthly email with Wellbeing news and trends

      Wellbeing made easy

      Solutions

      • Services
      • Approach
      • Case Study
      • Introduce us
      • Request demo

      Company

      • About us
      • Manifesto
      • Trust
      • Careers

      Resources

      • Sport centers by city
      • Help Center
      • Magazine
      • T&C
      • Privacy Policy
      • Cookie Policy
      • Newsletter

      Follow us

      • LinkedIn
      • Instagram
      • Youtube

      © 2016-25 | Checkmoov s.r.l.

      P.I. 13755581009 - R.E.A. 1470409 - Viale di Villa Massimo 39, 00161 Roma

      Unione Europea - Fondo europeo di sviluppo regionaleMinistero dello sviluppo economicoPon ricerca e innovazioneCertificazione IsoCertificazione IAS
      Welfare

      La differenza tra smartworking e telelavoro

      Scopri la differenza tra smartworking e telelavoro: cosa prevede la normativa, quali sono i vantaggi e gli svantaggi.
      hero article
      Welfare

      La differenza tra smartworking e telelavoro

      Scopri la differenza tra smartworking e telelavoro: cosa prevede la normativa, quali sono i vantaggi e gli svantaggi.
      hero article
      Welfare

      La differenza tra smartworking e telelavoro

      Scopri la differenza tra smartworking e telelavoro: cosa prevede la normativa, quali sono i vantaggi e gli svantaggi.
      hero article
      Welfare

      La differenza tra smartworking e telelavoro

      Scopri la differenza tra smartworking e telelavoro: cosa prevede la normativa, quali sono i vantaggi e gli svantaggi.
      hero article

      u

      di Chiara Buongiorno

      Index

      • 1.

        La differenza tra lavoro agile, telelavoro e smart working

      • 2.

        Lavoro agile: il significato

      • 3.

        Telelavoro e smart working: la normativa

      • 4.

        Telelavoro: vantaggi e svantaggi 

      • 5.

        Telelavoro e buoni pasto

      • 6.

        Che cosa prevede il telelavoro?

      Il provider Welfare che hai sempre desiderato

      INIZIA DA QUI

      Il provider Welfare che hai sempre desiderato

      INIZIA DA QUI

      Published on 30 Jan 2023 - 4 minutes read

      Molto spesso si commette l’errore di confondere i termini telelavoro, lavoro agile e smart working, utilizzandoli come se fossero sinonimi. 

      In questo articolo chiariamo insieme quali sono le loro differenze e le normative che li regolano. 

      La differenza tra lavoro agile, telelavoro e smart working

      Non bisogna incorrere nell’errore di pensare che il termine telelavoro sia la traduzione di smart working, il quale in realtà significa lavoro agile. Se con tali termini si intendono le modalità attraverso le quali svolgere il proprio lavoro, bisogna ricordare che esistono delle differenze tra lo smart working, il lavoro agile ed il telelavoro. 

      Queste diversità sono da ricondurre prevalentemente ai due aspetti fondanti della dimensione lavorativa: la sede e l’orario di lavoro. 

      Entriamo più nel dettaglio:

      • Il telelavoro, noto anche come lavoro a distanza, consente al lavoratore di svolgere le proprie attività in un luogo diverso dall’ufficio, ovvero da casa, ed in un orario stabilito con il datore di lavoro. 
      • Il lavoro agile consente al lavoratore di svolgere le proprie attività in un luogo diverso dall’ufficio, che sia la propria casa o un qualunque altro luogo, come ad esempio uno spazio di coworking. Gli orari di lavoro diventano una scelta personale del dipendente, in base alle sue esigenze. 
      • Lo smart working consente al lavoratore di svolgere le proprie attività in un luogo diverso dall’ufficio, che sia la propria casa o un luogo a sua scelta, rispettando però un orario stabilito. Dunque è una modalità che coniuga elementi del telelavoro e del lavoro agile. 

      Ricordiamo che un lavoratore deve avere a disposizione tutto il necessario per svolgere la propria attività anche in un luogo diverso da quello ordinario.

      Inoltre è importante garantire ai propri lavoratori il diritto alla disconnessione, elemento introdotto attraverso gli accordi di lavoro agile. Ecco perché potremmo considerare lo smart working come un’evoluzione del telelavoro. 

      Lavoro agile: il significato

      Il lavoro agile è una modalità di svolgimento del lavoro che consente al dipendente di scegliere in modo autonomo la dimensione lavorativa che più corrisponde ai propri impegni ed esigenze. Infatti è possibile portare a termine le proprie mansioni in un luogo diverso dalla sede aziendale ed in orari non stabiliti dal datore di lavoro. Si tratta comunque di un accordo a cui devono aderire entrambe le parti. 

      L’organizzazione può avvenire per cicli ed obiettivi.

      Per lo svolgimento dell’attività lavorativa è richiesto l’uso di strumenti tecnologici quali pc, tablet, smartphone, con i quali i lavoratori possono rimanere in contatto con il datore di lavoro ed i colleghi, pur lavorando in luoghi differenti. 

      La modalità del lavoro agile contribuisce ad offrire ai lavoratori maggiore flessibilità tra la vita privata e professionale e di conseguenza aumentare la loro efficienza e produttività. 

      Il lavoro agile è sicuramente una forma di lavoro inclusiva: favorisce l’assunzione di categorie di lavoratori con particolari esigenze come, ad esempio, un’eventuale malattia.

      Telelavoro e smart working: la normativa

      Il telelavoro e lo smart working si differenziano tra di loro anche per le norme che li regolano. Approfondiamo il tema. 

      Nel 1998 venne introdotto il discorso sul telelavoro anche da un punto di vista normativo. La legge n.191 del 16/06/1998 definisce questa nuova modalità come un rapporto di lavoro in cui l’attività lavorativa può essere svolta al di fuori dei locali dell’impresa, rispettando gli orari di esecuzione stabiliti dal datore di lavoro. 

      La legge che regola lo smart working è la numero 81 del 2017. I punti cardine di tale legge sono la flessibilità organizzativa e la volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo. Si tratta, infatti, di un rapporto di lavoro subordinato con assenza di vincoli in tema di orari e spazi. 

      La normativa che regola il telelavoro e quella che definisce lo smart working presentano un punto in comune: per svolgere entrambe le modalità lavorative è necessario che i lavoratori siano in possesso di strumenti con i quali poter portare a termine le proprie mansioni. Dunque l’azienda deve fornire loro tecnologie di informazione e di comunicazione. 

      Inoltre il datore di lavoro deve garantire la sicurezza e la salute del lavoratore durante lo svolgimento del lavoro a distanza. 

      differenza tra lavoro agile telelavoro e smart working
      Telelavoro: vantaggi e svantaggi 

      L’introduzione del telelavoro all’interno di un’azienda richiede una profonda trasformazione organizzativa: vediamo insieme quali sono i vantaggi che comporta, sia per il dipendente che per il datore di lavoro. 

      Senza dubbio con la riduzione degli spostamenti i lavoratori hanno a disposizione maggior tempo libero per svolgere attività extra lavorative. Inoltre vanno incontro, nel lungo periodo, ad un risparmio economico (carburante e manutenzione del veicolo).

      La possibilità di scegliere il luogo dove svolgere il proprio lavoro permette anche di collaborare con un’impresa non appartenente al proprio territorio. Dunque aumenta il raggio di possibilità di assunzione. Grazie alle tecnologie messe a disposizione, oggi le persone possono scegliere più facilmente la città dove vivere. 

      Per le aziende la diminuzione della presenza del personale, negli ambienti dell’impresa, permette una riduzione dei costi per tutto ciò che prevede la realizzazione degli spazi per i propri dipendenti. 

      Per i lavoratori un maggiore equilibrio tra vita privata e vita lavorativa offre la possibilità di sentirsi più motivati e produttivi: di conseguenza si creano miglior ingranaggi all’interno della struttura aziendale. 

      Con il telelavoro il lavoratore va incontro all’aumento delle spese domestiche, a meno che il datore di lavoro non se ne sia fatto carico. Una spesa aggiuntiva per le aziende è quella legata ai costi di formazione per l’adeguato svolgimento del lavoro a distanza da parte di ciascun dipendente. 

      Inoltre lavorare in maniera continuativa in un luogo diverso dall’ambiente aziendale comporta la riduzione delle relazioni tra colleghi, che seppur avvenendo in maniera telematica, si affievoliscono. 

      Sicuramente a beneficiare del telelavoro è soprattutto l’ambiente. Infatti con una riduzione degli spostamenti c’è un calo delle emissioni di CO2.

      Telelavoro e buoni pasto

      Sia nel settore pubblico che in quello privato non esiste ancora una norma definitiva con la quale gestire la distribuzione dei buoni pasto durante lo svolgimento dell’attività lavorativa secondo la modalità del telelavoro. 

      I buoni pasto sono solitamente forniti dal datore di lavoro ai dipendenti, come benefit sotto forma di ticket o di voucher, da spendere durante la pausa pranzo o in qualsiasi altro momento della giornata. Possono essere distribuiti a tutti i lavoratori che non abbiano a disposizione una mensa aziendale. 

      Non sono obbligatori, è il datore di lavoro a decidere se erogarli o meno, a meno che non siano previsti all’interno dei contratti collettivi. 

      Che cosa prevede il telelavoro?

      Il telelavoro prevede lo svolgimento delle attività lavorative in un ambiente diverso da quello aziendale, in un orario stabilito dal datore di lavoro. Può essere svolto in maniera occasionale, ma anche in modo regolare con una frequenza concordata tra dipendente e azienda. 

      Per svolgere il telelavoro è necessario possedere le strumentazioni tecnologiche necessarie, spesso fornite dallo stesso datore di lavoro, il quale deve anche garantire la privacy dei dati del lavoratore. 

      visual content

      Welfare in azienda veramente efficace

      Ottieni il massimo dal welfare per il benessere psico-fisico delle tue persone
      SCOPRI DI PIÙ

      Author

      Article written by

      Topics

      Did you like the article?

      Copy

      Other recommended articles

      visual content
      Welfare

      Salute e sicurezza sul lavoro

      Chiara Buongiorno

      Welfare

      visual content
      Welfare

      Salute e sicurezza sul lavoro

      Chiara Buongiorno

      Welfare

      visual content
      Welfare

      Salute e sicurezza sul lavoro

      Chiara Buongiorno

      Welfare

      visual content
      Welfare

      Salute e sicurezza sul lavoro: la norma ISO 45001

      Chiara Buongiorno

      Welfare

      visual content
      Welfare

      Salute e sicurezza sul lavoro: la norma ISO 45001

      Chiara Buongiorno

      Welfare

      visual content
      Welfare

      Salute e sicurezza sul lavoro: la norma ISO 45001

      Chiara Buongiorno

      Welfare

      visual content
      Welfare

      La prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro

      Chiara Buongiorno

      Welfare

      visual content
      Welfare

      La prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro

      Chiara Buongiorno

      Welfare

      visual content
      Welfare

      La prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro

      Chiara Buongiorno

      Welfare

      Chiara Buongiorno