Pubblicato il 22 nov 2021 • 3 minuti di lettura
Tra i regimi alimentari noti, quello della dieta plank è famoso per la sue capacità di far perdere molto peso in poco tempo.
Quest'ultima si basa sull’eliminazione di specifici alimenti dalla propria alimentazione.
Sarà però salutare? Vediamolo insieme in questo articolo.
La dieta plank – anche conosciuta come "dieta planck" - è basata su un regime alimentare sbilanciato e iperproteico che consiste nell’eliminazione di alcuni macronutrienti che favoriscono una notevole perdita di peso in sole due settimane.
Per chi segue tale dieta in maniera ferrea, il calo ponderale può infatti arrivare fino ai 10 kg in soli 14 giorni.
Come detto, tale dieta prevede la notevole riduzione di macronutrienti quali carboidrati complessi, zuccheri semplici e grassi in favore di cibi come carne, uova ed insalata.
Infatti, si cerca di mantenere un costante apporto iperproteico, il quale aiuta non solo a sentirsi più sazi, ma anche ad accelerare il metabolismo.
Dunque, nel caso in cui si volesse seguire questo particolare regime alimentare (per un periodo che non deve eccedere le due settimane), è sempre consigliato consultare un nutrizionista per evitare di arrecare danni alla propria salute.
Vi sono alcuni piccoli accorgimenti da seguire per rispettare la dieta:
Non vi sono indicazioni temporali per quanto riguarda il mantenimento del peso raggiunto dopo le due settimane di dieta plank, anche se in alcuni casi è possibile beneficiare del dimagrimento fino ai tre anni successivi.
Il mantenimento del peso ottenuto è soggettivo: infatti alcuni individui riportano di aver ripreso il peso perso – se non tutto, almeno in parte – nelle settimane dopo la fine della dieta plank.
Vediamo adesso un esempio settimanale di dieta plank, così da avere un'idea generale di cosa prevede questo regime alimentare.
Quanto alle possibili sostituzioni o alle modalità di cottura:
Tra tutti i regimi alimentari possibili, quello della dieta plank rappresenta senza dubbio un tipo di alimentazione mal bilanciato e potenzialmente pericoloso per la salute dell'organismo.
Come già affermato, si tratta di una dieta dall'elevato apporto proteico e dall'alta presenza di colesterolo.
Diviene dunque inadatta specialmente per i soggetti che riportano alti valori di colesterolo LDL nel sangue, in quanto quest'ultima potrebbe portare dunque allo sviluppo di gravi danni all’individuo stesso.
Inoltre è sconsigliata anche a chi soffre di diabete, insufficienza renale, problemi cardiovascolari o altre patologie correlate, in quanto va a porre un grande carico di lavoro ai reni.
A causa di ciò infatti, già solo dopo alcuni giorni di dieta si potrebbero registrare degli alti livelli di acido urico nel sangue.
Ancora, è fortemente sconsigliata alle donne in stato interessante, per le quali è invece prevista una sana dieta in gravidanza, agli atleti ed ai lavoratori che svolgono mansioni che richiedono uno sforzo fisico prolungato.
Per tutti gli altri, non può non essere considerata la quasi assenza della colazione: questa rappresenta un pasto fondamentale e dovrebbe essere studiata per fornire tutte le energie necessarie per permettere al corpo di funzionare nel modo giusto.
Nella dieta plank, però, la colazione risulta essere estremamente povera e caratterizzata unicamente da una tazza di caffè, a volte accompagnata con del pane.
Da qui è chiaro come la dieta plank - soprattutto se effettuata in autonomia e senza la dovuta supervisione medica - possa portare a delle sensazioni di malessere generale del corpo, tra cui sensazioni di stanchezza, spossatezza e nervosismo.
Inoltre, chiunque volesse seguire questa dieta dovrebbe astenersi da qualsiasi tipo di attività fisica per tutta la durata, a causa del ridottissimo apporto calorico previsto.
In conclusione, la dieta plank è una dieta iperproteica che prevede un apporto minimo di carboidrati. Si tratta di una dieta lampo, che non deve essere seguita per più di due settimane e che consente di perdere molto peso.
Vi sono però molteplici aspetti negativi che classificano questa dieta come potenzialmente nociva per la salute e gli effetti dipendono dalle caratteristiche personali dell'individuo.
Inoltre, molti dubbi sono riguardano il mantenimento successivo alla perdita di peso: nella maggior parte dei casi, infatti, il soggetto che si sottopone a questo regime alimentare riprenderà a mangiare normalmente, riacquistando tutta la massa persa in poco tempo.
Alla base di una perdita di peso salutare vi è sempre e comunque un'alimentazione sana che in nessun caso deve essere confusa con piani alimentari fai da te.
È sempre bene rivolgersi ad un nutrizionista, che possa elaborare un personalizzato e commisurato alle proprie esigenze e caratteristiche.
La perdita di peso in eccesso, così come la dieta in sé, non devono mai essere intese come un sinonimo di privazione, ma come uno stile di vita che aiuta a migliorare la qualità della propria quotidianità, in modo graduale e, soprattutto, controllato.
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