Pubblicato il 8 nov 2020 • 3 minuti di lettura
L’elettrostimolatore muscolare è un dispositivo molto usato nell'ambito sportivo, in quello di riabilitazione e - negli ultimi anni - anche in quello medico.
In questo articolo approfondiamo le caratteristiche del dispositivo e della tecnica di elettrostimolazione, gli usi, i benefici ed i falsi miti ad essa correlati.
L’elettrostimolazione è una tecnica usata in fisioterapia che prevede la stimolazione di fasci muscolari attraverso impulsi elettrici a bassa frequenza, per la risoluzione di contrazioni.
Si ricorre principalmente all'elettrostimolazione muscolare per aiutare gli atleti nella preparazione sportiva e nel relativo recupero dopo un allenamento, in quanto aiuta a ridurre i sintomi dovuti al DOMS (indolenzimento muscolare a esigenza ritardata).
In campo medico, l’elettrostimolazione muscolare è alla base del trattamento di stati infiammatori dovuti all’età e - laddove un medico lo ritenesse opportuno - è indicata come possibile cura di sintomi che riguardano altre patologie muscolari.
L’elettrostimolatore muscolare è un dispositivo caratterizzato da due componenti principali: il generatore di corrente e gli elettrodi.
Il generatore ha il ruolo di produrre la corrente elettrica, da trasmettere poi ai muscoli. Dalle piccole dimensioni, quest'ultimo permette di generare - per l'appunto - corrente a bassa frequenza.
Per quanto riguarda gli elettrodi, questi sono i conduttori del dispositivo. Vengono posizionati sulla pelle, in corrispondenza del muscolo che si vuole trattare.
Utilizzare il dispositivo è semplice, in quanto basta posizionare correttamente gli elettrodi sull’area di interesse e premere il pulsante di avvio.
A seconda dei parametri dell’impulso (frequenza, durata ed intensità), sarà possibile ottenere risultati diversi.
Per capire quale tipo di terapia sia migliore per la propria condizione è importante dapprima richiedere il parere di un esperto e procedere poi ad:
Dopo aver risposto ai primi interrogativi, procediamo con l'illustrazione di quelle che sono le possibili terapie che si possono svolgere attraverso l’elettrostimolazione.
A seconda delle esigenze da risolvere e della complessità del problema, questo tipo di terapie possono essere svolte da diverse figure, quali:
Come già anticipato, si può ricorrere all’elettrostimolazione per diversi fini grazie alla possibilità di poter utilizzare parametri variabili, quali tipo di impulso, intensità, frequenza, localizzazione e durata.
Riportiamo di seguito alcuni dei benefici che riguardano l’elettrostimolazione muscolare:
Abbiamo dunque elencato quelli che sono i vari benefici legati all’elettrostimolazione. Vediamo ora quali sono i falsi miti sviluppati intorno alla pratica in oggetto.
Varie sono le fonti in cui viene riportata come l’elettrostimolazione per i glutei aiuti ad aumentare il loro volume e a ridurre la cellulite.
Nonostante ciò - lo ripetiamo ancora una volta - questo risultato non è ottenibile se non in combinazione con l’esecuzione di allenamenti specifici ed una dieta sana.
Dunque, solo se affiancata a queste azioni l’elettrostimolazione dei glutei permette di migliorare e velocizzare i risultati, affinché l’allenamento risulti più effettivo.
La terapia permetterà così di facilitare anche la scomparsa della cellulite, ottenendo glutei più tonici. Quindi, l’elettrostimolatore per i glutei funziona?
La nostra risposta è un debole sì, ribadendo che è efficace solo nei casi in cui questa sia accompagnata da una dieta sana ed un esercizio fisico costante.
L’utilizzo dell’elettrostimolatore per addominali ha un suo effetto quando usato per il trattamento di muscoli lesionati o paralizzati.
L’uso di stimolazione elettrica aiuta, in tal caso, a prevenire la degradazione del muscolo e a permettere un maggiore afflusso del sangue nello stesso.
Negli ultimi anni, anche per quanto riguarda l’elettrostimolatore addominali, sono stati pubblicizzati risultati miracolosi riguardanti la perdita di grasso sulla pancia e lo sviluppo di addominali forti e scolpiti.
Nonostante ciò, non esistono prove a supporto di questi effetti dimagranti e tonificanti in assenza di un allenamento parallelo.
Anche qui ci chiediamo dunque se l’elettrostimolatore addominale funziona? Sì, ma solo per trattamenti medici e solo se si intende utilizzarlo come supporto all'allenamento.
Non tutti possono sottoporsi a sedute di elettrostimolazione muscolare.
Si consiglia di leggere attentamente il libretto delle istruzioni dell’apparecchio e di consultare il proprio medico per essere sicuri di non causare eventuali problemi alla propria salute.
Ecco quando è sconsigliata l’elettrostimolazione:
È, inoltre, raccomandato di non posizionare gli elettrodi in vicinanza di protesi metalliche, infezioni e flebiti.
Generalmente, la terapia elettroconvulsiva non provoca nessun effetto collaterale quando attuata da esperti.
Tuttavia - se svolta a casa - è bene seguire attentamente tutte le indicazioni riportate sul foglietto illustrativo. Bisogna prestare attenzione ad utilizzare una intensità di corrente elettrica che sia efficace, ma al tempo stesso non troppo alta, in base al problema da trattare.
In caso di pelle particolarmente sensibile è comunque possibile trovarsi di fronte ad arrossamenti della stessa, nell’area in cui sono stati applicati gli elettrodi.
Nonostante ciò, questo effetto tende a scomparire di solito in alcuni giorni, non comportando alcun problema particolare. Tuttavia, se la situazione persiste, è bene allora consultare il proprio medico.
Tra i veri e propri effetti negativi che possono essere riscontrati troviamo:
In conclusione, è necessario non credere che l'elettrostimolazione muscolare sia in grado di potersi sostituire all'allenamento: quando non usata a fini riabilitativi, quest'ultima offre risultati concreti se affiancata all'attività fisica e ad una dieta sana ed equilibrata.
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