Mobility management

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Mobility management

di Chiara Buongiorno  - 

30/01/2023

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E’ importante che le aziende adottino soluzioni sostenibili per ridurre l’impatto ambientale e l’inquinamento. Un modo utile è la gestione e l’organizzazione degli spostamenti dei dipendenti nel tragitto casa-lavoro, da affidare al Mobility manager, una figura specializzata. Tale professionista ha il compito di redigere un piano di spostamenti casa-lavoro. 

In questo articolo scopriamo insieme l’importanza del mobility management, fornendo esempi di piani di spostamenti casa-lavoro.

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I piani degli spostamenti casa-lavoro

Il piano di spostamenti casa-lavoro, Commute Trip Reduction (CTR), è finalizzato a ridurre gli spostamenti in auto nel tragitto che va dalla propria dimora  all’ufficio. Il suo obiettivo è quello di migliorare lo stile di vita ed il benessere dei lavoratori, ma non solo. Infatti oltre a favorire il decongestionamento del traffico, la diminuzione dei veicoli in circolo permette di rendere minori le emissioni di gas serra e ridurre l’inquinamento. Ai nostri giorni è fondamentale adottare soluzioni a minor impatto ambientale, soprattutto se si considera il proposito dell’Europa di diventare il primo continente a impatto zero entro il 2050. 

Le aziende possono implementare un piano di spostamenti casa-lavoro e ne hanno l’obbligo qualora il loro numero di dipendenti sia particolarmente elevato. Le imprese impegnate nell’organizzazione degli spostamenti dei propri lavoratori possono accedere a numerosi incentivi grazie all’esistenza di bandi e fondi, sia nazionali che europei, dedicati alla transizione ecologica.

Chi redige il Piano spostamento casa lavoro (PSCL) è il Mobility Manager, ma il coinvolgimento dei dipendenti permette di aumentare la volontà e l’impegno nel raggiungere gli obiettivi indicati. 

Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro
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Le linee guida per il PSCL

Il piano spostamenti casa-lavoro deve essere realizzato in seguito ad un’analisi attenta della mobilità di ogni singolo dipendente. Inoltre bisogna prendere in considerazione che tipo di offerta, in termini di trasporti, concede il territorio locale ed anche le caratteristiche dell’azienda. Vanno adottate soluzioni che rispondano alle esigenze di mobilità della popolazione aziendale, all’offerta dei servizi pubblici e alle risorse aziendali disponibili. 

Per inquadrare le proposte del PSCL esistono degli assi di intervento a cui fare riferimento: 

  1. .Disincentivare i dipendenti a spostarsi individualmente con l’auto privata
  2. .Favorire la mobilità ciclabile
  3. .Favorire la micromobilità
  4. .Favorire l’uso del trasporto pubblico
  5. .Ridurre la domanda di mobilità, ad esempio incentivando lo smart working

Ricordiamo che il Piano spostamento casa-lavoro deve sempre contenere un’introduzione, una parte informativa e di analisi seguita da una parte di programmazione e  di implementazione ed infine un programma di monitoraggio. 

E’ importante coinvolgere i dipendenti nel processo di pianificazione ed implementazione del programma, in modo che possano fornire eventuali feedback ed idee su come migliorare il piano spostamenti casa-lavoro. Una comunicazione costante è utile per dare loro informazioni sullo sviluppo e incoraggiarli a continuare a partecipare. Inoltre è fondamentale collaborare con le autorità locali per migliorare e pianificare i trasporti pubblici e le infrastrutture per una mobilità più sostenibile. 

Il PSCL valuta i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, sia per l’impresa che lo adotta, che per la collettività. 

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Il mobility manager

Il mobility management è l’insieme di strategie, messe in atto dagli enti pubblici e privati, con cui gestire il trasporto dei lavoratori, al fine di migliorare il loro stile di vita e ridurre gli impatti ambientali. Chi si occupa dell’implementazione di un piano spostamenti casa-lavoro è il Mobility manager. Può essere una figura interna all’azienda, opportunamente formata, oppure un consulente esterno. 

Chi svolge tale ruolo deve essere in possesso di competenze multidisciplinari e aver svolto un percorso formativo specifico. Il suo compito è quello di promuovere un miglioramento nelle abitudini dei lavoratori in ottica di sviluppo della mobilità sostenibile.  Esistono due tipologie di Mobility manager

  1. .Mobility manager aziendale: figura specializzata nella gestione e nell’organizzazione delle domande di mobilità delle persone (spostamenti casa-lavoro, ma anche eventuali viaggi d’affari)  e nella promozione del piano di mobilità sostenibile. 
  2. .Mobility manager d’area: figura specializzata nel supportare il territorio al fine di definire ed implementare politiche di mobilità sostenibile e svolgere attività di coordinamento dei vari mobility manager aziendali. 
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Il mobility manager ed il suo obbligo

Il mobility manager ha il compito di elaborare il PSCL al fine di gestire la domanda di mobilità del personale dipendente, riducendo in tal modo l’impatto ambientale derivante dal traffico urbano. Oltre a redigere il piano spostamenti casa-lavoro il mobility manager ha l’obbligo di supportare la sua adozione ed adeguarlo sulla base delle indicazioni fornite dal comune territorialmente competente. Ecco perché è importante che sia sempre in contatto con gli enti pubblici e privati, direttamente coinvolti nella gestione dei trasporti.  

Ai fini di un eventuale aggiornamento del PSCL, deve monitorare gli spostamenti dei dipendenti e le loro valutazioni, attraverso ad esempio dei questionari che vadano a misurare il loro livello di soddisfazione. E’ importante anche che il Mobility manager si impegni nel portare avanti iniziative di carattere informativo e divulgativo e di sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile. 

Il mobility manager aziendale ed il mobility manager d’area possono collaborare per incentivare l’uso della mobilità ciclopedonale ed i servizi di trasporto pubblico. 

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Esempi di piani spostamenti casa-lavoro

I piani spostamenti casa-lavoro hanno l’obiettivo di ridurre gli spostamenti dei dipendenti dalle loro case verso l’ufficio per mezzo della propria auto, al fine di  migliorare la qualità dell’aria e la sostenibilità dei trasporti. Ricordiamo inoltre che offrire ai lavoratori la possibilità di svolgere le proprie mansioni comodamente da casa permette alle imprese di prendersi cura del loro benessere, migliorare il loro stile di vita e di conseguenza la produttività. 

Facciamo qualche esempio di soluzioni con cui implementare i piani spostamenti casa-lavoro:

  1. .Promuovere l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi come biciclette e monopattini elettrici
  2. .Favorire l’uso dei trasporti pubblici: richiedere nuove linee e nuove fermate di collegamento tra i principali snodi dei trasporti pubblici locali e le sedi aziendali. Inoltre creare convenzioni con le aziende di TPL per fornire abbonamenti gratuiti e prezzi ridotti per i dipendenti. 
  3. .Favorire la micromobilità: creare spazi dedicati agli stalli per le biciclette, ai monopattini elettrici con rispettive stazioni di ricarica. Inoltre si possono offrire ai dipendenti bici aziendali da utilizzare su prenotazione, o convenzioni con organizzazioni di bike sharing con prezzi agevolati. 
  4. .Incentivare il carpooling
  5. .Favorire lo smart working e zone di co working: permettere ai dipendenti di lavorare a casa o in spazi prossimi alla residenza/domicilio dove lavorare in gruppo riduce la domanda di mobilità.
  6. .Favorire il telelavoro: offrire ai dipendenti flessibilità di orario per evitare gli orari di punta e favorire il decongestionamento del traffico.
  7. .Incentivi per l’utilizzo di app: monitorare gli spostamenti favorisce la sensibilizzazione dei dipendenti sul tema della mobilità sostenibile. 
  8. .Corsi di formazione per i dipendenti
  9. .Richiesta di interventi di messa in sicurezza delle piste ciclabili in prossimità della sede aziendale
  10. .Incentivi per l’acquisto di mezzi di trasporto sostenibili
mobility management
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Mobility management: cos’è?

Il mobility management è un insieme di strategie e pratiche che le aziende possono mettere in atto al fine di gestire e organizzare gli spostamenti dei dipendenti nel loro tragitto da casa verso l’ufficio, per mezzo dell’auto personale. 

Una buona strategia di mobility management deve essere orientata a ridurre l’impatto ambientale, attraverso l’introduzione della mobilità sostenibile. Può includere azioni come la promozione dell’uso di mezzi di trasporto sostenibili, la riduzione del traffico dato da veicoli privati e la pianificazione del trasporto integrata. 

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Quali sono le principali forme di mobilità sostenibile?

Per promuovere forme di mobilità sostenibile le imprese redigono il Piano spostamenti casa-lavoro. Il piano di solito include misure come la promozione dell’uso di mezzi di trasporto alternativi come biciclette, monopattini elettrici e veicoli sostenibili e la fornitura, da parte delle aziende, di incentivi per coloro che scelgono di utilizzare questi mezzi di trasporto. Tra le forme di mobilità sostenibile ricordiamo anche l’introduzione del telelavoro, dello smart working ed il carpooling, oltre che il favorire la micromobilità. 

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Come attuare la mobilità sostenibile?

Per attuare la mobilità sostenibile si possono mettere in atto una serie di azioni. Collaborare con il territorio al fine di investire su trasporti pubblici ecologici, a basse emissioni e promuovere l’uso di veicoli elettrici o ibridi e far creare piste ciclabili e marciapiedi sicuri. Dare ai dipendenti la possibilità del telelavoro e maggiore flessibilità di orari. Educare e coinvolgere la popolazione aziendale sull’importanza della mobilità sostenibile. 

Questa serie di attività può rientrare all’interno di un Piano spostamenti casa-lavoro, che deve redigere il Mobility manager. 

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autore

Chiara Buongiorno