Pubblicato il 22 nov 2023 • 3 minuti di lettura
Lo stile di vita è fondamentale per il mantenimento di un buono stato di salute e l’attività fisica è uno dei fattori determinanti per il raggiungimento del benessere della persona.
In Italia, purtroppo, la sedentarietà è molto diffusa e questo comporta nel lungo periodo una maggiore incidenza di problematiche di salute. Queste spesso si riscontrano con l’invecchiamento ma il momento in cui intervenire è molto prima: sono le buone abitudini portate avanti con costanza a fare la differenza.
All’interno dell’OCSE l’Italia è di poco fuori dal podio dei paesi più sedentari, guadagnandosi il 4° posto. Cosa si intende però con sedentarietà? L’aggettivo sedentario è utilizzato per indicare lo stile di vita di coloro che non fanno un lavoro pesante e nel tempo libero non svolgono attività fisica.
Il movimento, insieme ad una dieta equilibrata, è un fattore determinante per il mantenimento di una buona salute. Per fare un esempio, in Italia un aumento del 1% delle persone che non praticano alcuna attività fisica è associato ad un aumento dello 0.6% della quota di popolazione sovrappeso/obesa.
Nel nostro paese si fa poco sport e il problema si sta aggravando: la percentuale di persone sedentarie in Italia è salita dal 2021 al 2022, dal 32.5% al 36.3%.
Ma quali sono le cause di questa tendenza?
Nel 2020 l’OMS ha, dopo 10 anni, aggiornato le sue linee guida sull’attività fisica. Si raccomandano per adulti e anziani almeno tra i 150 e i 300 minuti di attività fisica moderata alla settimana, quindi circa mezz’ora al giorno.
Con questa locuzione si intendono attività come la camminata a passo sostenuto, il giardinaggio o le pulizie di casa. Insomma, tutte quelle azioni che portano a un lieve aumento del battito cardiaco e della respirazione.
In aggiunta a ciò, sono consigliate anche 2 sedute a settimana di allenamento, volte al rafforzamento di tutti i gruppi muscolari, vale a dire attività contro resistenza, a corpo libero o con i pesi.
Si può notare come, per raggiungere il benessere fisico, non basti andare in palestra con regolarità, ma sia fondamentale anche il comportamento nel quotidiano.
Per esprimere questo concetto si utilizza il termine NEAT, che sta per “Termogenesi da attività non sportive”, quindi le calorie bruciate per quell’attività giornaliera(di intensità moderata) consigliata dall’OMS.
Camminare di più è un ottimo modo per aumentare la quota NEAT, con benefici positivi per la salute. Una vita sedentaria aumenta infatti il rischio di sviluppare molte condizioni croniche, come il diabete e le patologie cardiovascolari.
Abbiamo visto come muoversi sia necessario per la salute. Iniziare camminando può essere una delle strategie più facili da mettere in pratica nella propria quotidianità
La quota dei 10.000 passi al giorno non ha grande valore scientifico, è stata scelta in passato da un produttore di contapassi, il quale riteneva che un numero tondo posto come obiettivo fosse un buon strumento per invogliare le persone a tenere traccia dei passi fatti.
Nonostante questo, secondo alcuni studi esiste effettivamente una quota di passi giornalieri da raggiungere, vale a dire circa 7500/8000, anche se questi variano da persona a persona. Il nostro consiglio è quindi di iniziare a tenerne traccia e cercare di aumentare ogni giorno la lunghezza delle proprie camminate.
Sappiamo che cambiare le proprie abitudini non è semplice.
Per questo, se sei un collega delle nostre aziende partner c’è un incentivo speciale a migliorarsi.
Si tratta della Challenge “Energia in movimento” in collaborazione con Plenitude, attiva in app Fitprime (esclusiva per i dipendenti delle aziende clienti) che parte il 24 novembre e termina il 30 dicembre: si scala la classifica camminando!
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Redazione Fitprime
Salute e prevenzione
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