Pubblicato il 24 ago 2021 • 3 minuti di lettura
Per molti, il rientro a lavoro dopo le vacanze e la ripresa delle vecchie abitudini, può costituire una fonte di malessere fisico e/o psicologico che interessa in particolar modo chi passa (senza gradualità) da giornate di riposo ai ritmi frenetici sostenuti prima delle ferie.
Nella maggior parte dei casi, la post vacation blues rappresenta una condizione passeggera che scompare da sola nel giro di poche settimane.
Nei casi più gravi si parla di sindrome da rientro, un vero e proprio disturbo dell'adattamento che interesserebbe circa 6 milioni di lavoratori italiani.
Imparare a riconoscerla e capire come ridurne gli effetti è la chiave per aiutare le persone a prendersi cura del loro benessere psicofisico.
Dopo il rientro, il cambiamento repentino a cui è sottoposto l'organismo, genera spesso un aumento significativo dei livelli di stress.
Infatti, secondo quanto riportato dal professor Piero Barbanti, Primario Neurologo dell’IRCCS San Raffaele Pisana, la risposta endocrina che interessa il sistema nervoso, spinge il cervello a percepire il rientro come una sorta di situazione di pericolo.
Infatti, il pensiero di dover riorganizzare le scadenze e tutte le preoccupazioni che ne conseguono - in aggiunta ad altre questioni anche personali da gestire - pone in allerta il sistema nervoso centrale.
Capita così che il corpo risponda manifestando alcuni sintomi non solo mentali ma anche fisici. Tra quelli più diffusi troviamo:
Secondo alcune stime effettuate dall'INAIL, chi svolge un lavoro di tipo intellettuale avrebbe una probabilità maggiore di sviluppare la sindrome.
In particolar modo, si tratta di coloro che hanno rapporti con l'utenza e delle donne, le quali spesso tendono a farsi maggior carico delle incombenze familiari.
Che si tratti di una vera e propria sindrome da rientro o di una piccola sensazione di malessere, ci sono alcuni accorgimenti utili per contenere lo stress post vacanze, e che possono essere promossi sia dalle persone che dalle aziende stesse.
Una delle prime raccomandazioni orientate alla riduzione dello stress dei dipendenti è quella di prepararsi ad affrontare un rientro graduale e non improvviso, a lavoro come a casa.
È importante riappropriasi della quotidianità, ripristinando gradualmente il ciclo sonno-veglia e preservando la qualità del proprio sonno.
Dunque avere una mente riposata e libera dallo stress sarebbe opportuno inserire un giorno o due tra il rientro dalle vacanze e quello lavorativo per riabituarsi lentamente ai ritmi frenetici della città.
La regola della gradualità è da adottare soprattutto davanti alle scrivanie. Dunque è importante non spingere le persone a gettarsi a capofitto nel lavoro, ma servirsi di una lista delle incombenze più urgenti, rimandando ad un secondo momento quelle meno importanti.
Un altro consiglio per preservare la motivazione e creare un ambiente di lavoro stimolante, è quello di lasciare diversi momenti di riposo ai propri collaboratori.
Un modo per farlo è quello di introdurre delle aree relax che permettano di prendersi una pausa dal lavoro all'occorrenza e mantenere alto il morale per chi si reca in ufficio, continuando anche a preferire l'adozione dello smart working, soprattutto nelle prime fasi del rientro.
Corpo e mente viaggiano nella stessa direzione ed è per questo che è importantissimo trovare un buon equilibrio tra alimentazione e sport.
Seguire una dieta sana e bilanciata sulla base delle proprie caratteristiche psicofisiche, consente all'organismo di:
Quanto all'attività fisica questa permette di:
Chi non ha dedicato molto tempo all'attività fisica in vacanza, dovrebbe quindi cominciare a fare un po' di movimento per contrastare lo stress della sindrome da rientro. Anche qui è opportuno procedere per gradi ed iniziare pian piano.
Le attività per eccellenza - che sciolgono tensione e ricaricano il morale - sono quelle di meditazione e di rilassamento come lo yoga, il pilates o le attività dedicate al risveglio muscolare. In alternativa, si può fare del sano movimento partendo da semplici passeggiate a passo svelto, per 30 minuti al giorno.
Al contrario, se in vacanza ci si è dedicati allo sport regolarmente, è opportuno non perdere questa buona abitudine e continuare con il movimento ogni volta che si può.
Autore
Articolo scritto da
Ti è piaciuto l’articolo?