Pubblicato il 17 ago 2021 • 3 minuti di lettura
Poco tempo da dedicare a se stessi, ritmi giornalieri sempre più frenetici e scadenze imminenti provocano in molti lavoratori forme di stress che mettono a dura prova la salute. Ma se a questi si aggiunge una scarsa qualità del sonno, le possibilità di ammalarsi aumentano.
Ma in che modo stress e sonno influenzano il benessere dell'organismo?
Lo stress è una risposta fisica e mentale dell'organismo di fronte ad eventi traumatici, difficoltà di adattamento o pressioni provenienti dall'ambiente esterno, che scatena una reazione del sistema nervoso, il quale pone il corpo in costante stato di allerta.
Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, scadenze lavorative urgenti, eccesso di responsabilità, carico di lavoro troppo elevato, richieste continue da parte di un superiore e possibili conflitti con i colleghi vanno ad incidere sui livelli di stress a dismisura, specialmente quando di notte non si riesce a riposare bene.
Dal report The Workforce View 2020 - Volume Uno condotto da ADP, multinazionale leader nell'ambito della gestione delle risorse umane, emerge che un italiano su quattro dichiara di provare stress ogni giorno sul luogo di lavoro.
Quasi la metà dei lavoratori - il 43% del campione di circa 32.500 lavoratori in tutto il mondo, di cui 2.000 in Italia - ha dichiarato di trovarsi in una situazione di stress almeno una volta alla settimana, condizione che può prolungarsi anche per due o tre giorni consecutivi.
Dei valori di stress ed incertezza che, con l'emergenza sanitaria, non fanno che aumentare.
Solo il 18% ha dichiarato di provare malessere poche volte al mese, mentre è fissata al 12% la percentuale del campione che dichiara di non sentirsi mai sottoposto a stress da lavoro.
Sulle fasce d'età, sembrerebbero le persone fascia media d'età, giovani e persone troppo giovani per andare in pensione, ad essere sottoposti a maggiori livelli di stress (dai 35 ai 54 anni).
Anche dopo i 55 anni la percentuale continua ad essere alta (circa 23%), mentre scende al 20% dai 25 ai 34 e al 13,5% dai 18 ai 24 anni.
I settori maggiormente colpiti sono quelli ad alto rischio come quello bancario, assicurativo, di intermediazione e quelli professionali e di informazione.
Lo stress da super lavoro potrebbe essere accompagnato da alcuni sintomi di natura sia psicologica che fisica. Dal punto di vista fisico possiamo trovarne diversi, come:
Dal punto di vista mentale possiamo trovarne altri, come:
La ricerca condotta dall'European Journal of Preventive Cardiology ha scoperto un'interessante correlazione tra insonnia, ipertensione e stress da lavoro, la quale aumenterebbe il rischio di morte per malattie cardiovascolari, soprattutto per i soggetti ipertesi.
Stando a quanto affermato da Ladwig - uno dei ricercatori coinvolti nello studio condotto su un campione di circa 2.000 lavoratori affetti da ipertensione - assicurarsi una buona qualità del sonno ogni notte "è fondamentale per resettare il cervello e ricaricare il corpo. Se si è stressati sul posto di lavoro, un sonno di buona qualità aiuta a smaltire lo stress: sfortunatamente, insonnia e stress vanno spesso a braccetto”.
Tuttavia, parte della soluzione è molto semplice: assicurarsi il giusto riposo di qualità, ogni notte (dalle 7 alle 8 ore per notte). Un sonno duraturo e ristoratore permette al corpo di rigenerarsi, aiutando l'organismo a funzionare bene e allontanare la depressione, riducendo dunque i livelli di stress.
Ma se da un lato lo smart working permette ai lavoratori di gestire al meglio i propri ritmi e distribuire al meglio la quantità di sonno, attenzione a non dimenticare di suddividere l'ambiente di lavoro da quello di riposo.
La gestione dello stress da lavoro non è semplice ma, oltre ad assicurarsi un corretto riposo, ci sono degli accorgimenti che possono fare la differenza per i lavoratori: stiamo parlando di una buona alimentazione e della giusta attività fisica.
Richiamando lo studio sopra citato, il 52% degli italiani ha dichiarato che il rimedio migliore per sciogliere la tensione è svolgere un'attività fisica regolare.
In particolare, il 52% degli italiani ama la corsa (ottima per rafforzare anche il sistema cardiovascolare) mentre il 48% preferisce lo svolgimento di attività rilassanti come lo yoga, il pilates e la meditazione. Il 42% del campione dichiara di riuscire a combattere lo stress con il nuoto.
Per dormire bene è importante non praticare attività dinamiche nella fascia serale. Questo perché lo sport va a stimolare il sistema nervoso, il quale rilascia adrenalina nell'organismo che mal si concilia con un buon riposo.
Per questo motivo è di gran lunga consigliato un allenamento alle prime ore del mattino o nel pomeriggio, lontano dall'ultimo pasto.
Altro alleato per migliorare la qualità del sonno è l'alimentazione.
Oltre che a preferire cibi sani e leggeri, il 49% degli intervistati dichiara anche di bere regolarmente tisane ed infusi rilassanti per dormire meglio.
Infine, per domare lo stress da lavoro, il 39% ricorre a sedute di fisioterapia e massaggi; il 34% frequenta SPA e centri termali, mentre il 10% ricorrere all'assunzione di farmaci.
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