Pubblicato il 15 lug 2019 • 3 minuti di lettura
Ti è mai capitato di trovarti di fronte ad uno strappo muscolare e di non sapere quali interventi effettuare per alleviare il dolore? Sapevi che esistono differenti tipologie di lesioni muscolari che vanno fronteggiate in maniera diversa, a seconda della gravità del danno?
Facciamo un po' di chiarezza su cosa sono gli strappi muscolari, su come curarli, sui tipi esistenti e - soprattutto - cosa possiamo fare per prevenirli.
Lo strappo muscolare si ha quando si verifica una rottura di poche o tutte le fibre che compongono un muscolo.
Le lesioni muscolari possono essere classificate in 5 diversi gradi e distinte a seconda del numero di fibre muscolari danneggiate dal movimento effettuato.
In particolare troviamo:
La contrattura muscolare è il tipo di lesione più leggero, caratterizzato dall’aumento involontario e permanente del tono muscolare. Questo aumento si manifesta, in media, dai 3 agli 8 giorni.
Lo stiramento muscolare non è una vera e propria lesione bensì un infortunio, poiché le fibre restano intatte.
Per essere precisi lo stiramento corrisponde ad un eccessivo allungamento delle fibre muscolari, il quale sorpassa le normali possibilità di allungamento del muscolo. Si risolve in media, nell’arco di 15 giorni.
Ben diverse sono le lesioni di primo, secondo e terzo grado. Nelle lesioni di primo grado si verifica un danneggiamento di poche fibre corrispondenti a meno del 5% delle fibre totali. Si tratta di un trauma doloroso a seguito del quale si creerà un tessuto cicatriziale per ricostruire il muscolo. I tempi di recupero variano solitamente dai 20 ai 30 giorni.
Nelle lesioni di secondo grado si verifica un danneggiamento di interi fascicoli muscolari che arriva fino al 75% delle fibre complessive. I tempi di recupero vanno solitamente dai 30 ai 45 giorni.
Nelle lesioni di terzo grado la rottura riguarda la maggior parte o tutto il muscolo, quindi oltre il 75% delle fibre totali. I tempi di recupero superano i 45 giorni.
Abbiamo già detto che gli strappi muscolari sono causati da sollecitazioni veloci, improvvise e sbagliate. Sebbene possano verificarsi in qualsiasi momento della giornata, questi sono piuttosto frequenti negli sport di tipo esplosivo.
Nello specifico, gli sport che più provocano lesioni sono il calcio, il rugby, gli sprint e il sollevamento pesi.
Una lesione può interessare sia persone che praticano sport ma che non si allenano a livello agonistico, sia gli atleti. In generale, questi ultimi sono più colpiti da lesioni muscolari quando non sono ben allenati o non hanno dedicato del tempo al riscaldamento. In breve, possiamo distinguere alcuni fattori di rischio che causano le lesioni delle fibre. Ecco un elenco:
Ci sono molteplici campanelli d'allarme che indicano la presenza di una lesione muscolare. In particolare, i sintomipiù comuni sono:
L'intensità del dolore che si avverte in questi casi varia a seconda della percentuale di fibre muscolari coinvolte: questa sarà maggiore in caso di traumi di secondo e terzo grado e minore nei casi di primo grado.
Di fronte ad un trauma muscolare si verifica la rottura non solo delle fibre ma anche dei vasi sanguigni e dei capillari che irrorano i muscoli.
É questo il motivo per cui spesso si riscontra la comparsa di ematomi di diversa grandezza. La lesione muscolare potrebbe, infine, essere anche collegata ad una lesione di tipo neurologico.
Ora che sappiamo quali sono le cause e i sintomi, possiamo concentrarci su come curare uno strappo muscolare.
Appena si avverte un dolore acuto, la prima cosa utile da fare - per attutire i danni e prevenire la formazione di edemi ed ematomi - è quella di applicare subito del ghiaccio, comprimere con una benda la zona interessata, elevare l'arto danneggiato e riposare, interrompendo subito l'attività (protocollo RICE, acronimo di Rest, Ice, Compression, Elevation).
L'intervento da praticare in questi casi è strettamente correlato all'entità del danno subìto. Per questo è opportuno rivolgersi ad uno specialista per capire qual è il tipo di lesione in atto e quali sono le migliori procedure da attuare per riparare le fibre muscolari.
A discrezione dello specialista potrebbero essere utili degli interventi terapeutici (come le onde d'urto, ultrasuoni, farmaci o fisioterapia) per accelerare e facilitare il processo di guarigione. Durante la riabilitazione, capita spesso che il dolore scompaia subito dopo alcune sedute di terapia.
Questo è indice di ripresa ma non di guarigione completa. Infatti, è opportuno completare tutte le sedute e solo dopo dedicare molto tempo alla rieducazione posturale prima di riprendere le altre attività.
Fondamentali sono poi gli esercizi di stretching (i quali devono essere mantenuti sempre sotto la soglia del dolore) che aiuteranno il muscolo a ritrovare la sua elasticità. L'interruzione della pratica sportiva può interessare fino ai 4 mesi successivi all'infortunio, a seconda del trauma.
La prevenzione è la migliore arma che possiamo usare per evitare i traumi. Ecco degli accorgimenti che permettono di ridurre la possibilità di trovarsi di fronte ad una lesione del muscolo:
Fare regolarmente sport è una delle regole d'oro per rafforzare i muscoli e prevenire i traumi muscolari.
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