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Yoga IYENGAR®: scopri origini, asana e benefici

di Redazione Fitprime  - 

09/05/2019

' di lettura

Hai mai sentito parlare dello yoga IYENGAR®?

Vorresti saperne di più su origini, posizioni previste e benefici? Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questa attività.

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Le origini

Lo yoga IYENGAR® è una disciplina creata dal Maestro indiano B.K.S Iyengar da cui prende il nome. Quest’ultima appartiene ai numerosi tipi di yoga che si ispirano alla variante dell’Hatha. 

La sua caratteristica principale consiste nel concentrare al massimo l’attenzione sulla comprensione e corretta esecuzione degli asana, anche di quelle più difficili ed estreme.

Con oltre settant’anni di esperienza in materia, il Maestro Iyengar ha sottolineato come le posizioni (Asana) e le tecniche di respirazione (Pranayama) fossero fondamentali per preparare corpo e mente ad affrontare le fasi successive (Pratyahara – tecniche di introspezione e controllo dei sensi; Dharana – tecniche di concentrazione; Dhyana – tecniche di meditazione).

Questa tipologia di yoga è composta da oltre 200 posizioni diverse affiancate da 14 tecniche di respirazione.

Lo scopo principale del metodo è quello di allenare mente, corpo e spirito per creare una macchina perfetta. Precisione nell’esecuzione del movimento, simmetria, durata e sequenza come spirito dello yoga per allineare corpo e mente. 

Inclusi nell’allenamento anche l’uso di diversi strumenti ed accessori come sedie, panche, cinghie e cuscini. La difficoltà nell’esecuzione è abbastanza elevata, tant’è che parecchi allievi possono impiegare svariati mesi per eseguire e mantenere le posizioni correttamente.

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Gli asana

Le posizioni previste dal metodo Iyengar sono oltre 200 e sono affiancate da 14 tecniche di respirazione.

Tra le più importanti posizioni dello yoga IYENGAR® troviamo:

Adho Mukha Svanasana (Posizione del cane a testa in giù)

Per eseguire il movimento posizionati in quadrupedia sul tappetino con le ginocchia in linea con le anche, punte dei piedi al suolo e mani leggermente in avanti rispetto alle spalle.

Solleva le ginocchia alzando il fondoschiena verso l’alto ed espirando. Allunga poi i talloni verso terra, possibilmente fino al tappetino (se non ce la fai puoi tenere le ginocchia leggermente piegate oppure non toccare completamente terra con i talloni).

Raddrizza braccia e gambe e premi a terra con i palmi delle mani, facendo attenzione alla posizione delle spalle e all'allineamento tra articolazioni, schiena e capo. Respira profondamente e mantieni la posizione per il maggior tempo possibile.

Quando hai finito, sciogli lentamente la posizione piegando le ginocchia e poi e braccia.

Dhanurasana (Posizione dell'arco)

Per eseguire il movimento sdraiati a terra (con la pancia verso il suolo) posizionando le braccia ai lati del corpo, gambe piegate con talloni vicino al sedere e mani attorno alle caviglie.

Da qui tendi le gambe portando piedi e busto verso l’alto ed inarcando la schiena. Cerca di mantenere le gambe vicine tra loro e, se puoi, tocca il suolo solo con l’addome. Inarca spalle e testa all’indietro, concentrando la tensione sulle gambe e respirando profondamente.

Devi mantenere la posizione finale il più a lungo possibile per poi scioglierla lentamente, fino a rilassare completamente il corpo.

Marjariasana (Posizione del gatto) e Bitilasana (Posizione della mucca) 

Per eseguire l'esercizio posizionati in quadrupedia sul tappetino con mani e ginocchia a terra, in linea con spalle ed anche. Tieni il capo in posizione neutrale, con le dita delle mani rivolte in avanti. La posizione della mucca e quella del gatto sono complementari.

Si inizia con la prima spingendo la pancia verso il tappetino e sollevando il mento mentre si inspira. Da qui, porta lo sguardo verso il soffitto inarcando la schiena verso il basso. Apri il petto avvicinando le scapole ed allontanando le spalle dalle orecchie.

Mantieni la posizione per qualche minuto e preparati a passare a quella successiva. Inarcando la schiena verso l’alto, ritira la pancia e porta la testa verso il pavimento. Inspira e poi ritorna lentamente alla posizione del gatto.

Per avere buoni risultati, ripeti la sequenza per almeno 5 volte, muovendoti lentamente. Al termine dell’esercizio puoi sederti sui talloni per riposare.

Navasana (posizione della barca)

Posizionati con la pancia rivolta verso l’alto sul tappetino, braccia ai lati del corpo e palmi della mano rivolti verso il basso.

Da qui solleva da terra gambe, braccia, spalle, testa e la parte superiore del torace mentre espiri. Concentrati e cerca di non alzare anche la zona lombare. Forma con le gambe e le braccia un angolo di circa 30° e rilassati il più possibile respirando profondamente.

Continua allungando le braccia verso le ginocchia, sempre con i palmi della mano rivolti verso il basso, sulla stessa linea dei piedi. Dopo aver raggiunto la posizione finale, fai dei respiri profondi e mantienila per alcuni istanti.

Sciogli lentamente la posizione appoggiando prima le gambe, seguite da braccia, torace e testa.

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Gli attrezzi

Nell’esecuzione delle sequenze dello yoga IYENGAR® si prevede l’uso di attrezzi e diversi supporti per migliorare forza e flessibilità muscolare. In particolare si introduce l’uso di:

  1. .tappetini, sedie e panche;
  2. .cinture, cuscini e coperte;
  3. .supporti in legno e mattoni.

Supporti ed attrezzi permettono anche alle persone meno flessibili di eseguire correttamente le asana senza dover sopportare sforzi eccessivi. Inoltre, consentono di mantenere le posizioni più a lungo per beneficiare al meglio degli effetti positivi su organi e sistema nervoso.

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I benefici

Il metodo Iyengar è famoso per gli effetti benefici che produce sia a livello fisico che a livello mentale. Se praticato con costanza, migliora la forza muscolare e quella delle articolazioni permettendo di allineare la spina dorsale con i diversi arti.

Le yoga IYENGAR® posizioni apportano benefici anche agli organi interni. Infatti, le asana (soprattutto quelle più estreme) stimolano il corretto funzionamento di alcuni organi e permettono di rafforzare le difese immunitarie.

Le tecniche di respirazione, così come quelle di rilassamento, agiscono positivamente sulla mente permettendo di allinearla con corpo e spirito.

In alcuni casi particolari, con gli insegnanti si possono creare dei programmi specifici per combattere alcuni disturbi fisici e mentali come il mal di schiena cronico, l’insonnia, l'immunodeficienza o l’ipertensione.

Notevoli miglioramenti sull’umore si hanno anche in caso di patologie serie come la depressione. In breve lo yoga:

  1. .aumenta l’elasticità, il tono muscolare, la forza, la fluidità dei movimenti e la postura;
  2. .migliora la percezione del proprio corpo, favorendo la prevenzione di infortuni e migliorando le prestazioni fisiche;
  3. .riduce la tensione mentale, aumentando la sensazione di calma e benessere a discapito dello stress;
  4. .migliora la concentrazione, l’umore e la fiducia in se stessi;
  5. .migliora il funzionamento degli organi interni, agendo positivamente sulle difese del sistema immunitario e sul sistema cardiovascolare.

La pratica di questo metodo è ottima per chi si allena regolarmente, poiché contribuisce al miglioramento delle performance in tantissimi sport, corsa ed attività cardio comprese. É consigliata per tutte le età, in particolare a bambini ed anziani.

Anche le donne in gravidanza non corrono alcun rischio con questa attività. Possono, infatti, ridurre in maniera significativa il mal di schiena, il ricorso a medicinali antidolorifici, nonché acquisire una maggiore flessibilità nei movimenti.

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Insegnamento

La diffusione di questa variante si deve alla pubblicazione del libro del Maestro Iyengar – pioniere dello yoga moderno e di quello terapeutico – dal titolo Light on yoga (avvenuta dal 1965).

B.K.S. Iyengar si avvicinò a questo mondo all’età di sedici anni su indicazione del cognato, il quale era direttore della scuola pubblica di yoga della famiglia reale di Mysore.

La sua passione e dedizione per la disciplina gli valsero l’acquisizione del titolo di insegnante all’età di soli venti anni.

Con il passare del tempo, grazie ai suoi notevoli effetti benefici, questo tipo di yoga è divenuto sempre più popolare fino a diventare materia di insegnamento in circa 85 paesi. I libri sull’argomento sono stati tradotti in ben 13 lingue.

La sede principale della sua scuola, la Ramamani Iyengar Memorial Yoga School, è sita in India nella località di Poona.

La scuola è stata dedicata alla moglie di Iyengar ed è conosciuta per i numerosi studi sul potere terapeutico dello yoga in relazione alla cura di alcune malattie e svariati problemi fisici. B.K.S. Iyengar, con oltre sessant’anni di esperienza, ha praticato lo yoga fino alla sua morte, avvenuta alla veneranda età di 95 anni.

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Redazione Fitprime