Published on 20 Mar 2023 - 4 minutes read
Un datore di lavoro non può conoscere lo stato d’animo di ogni suo singolo dipendente: ecco perché è fondamentale rivolgersi a uno psicologo aziendale.
Tale figura è in grado di migliorare il benessere individuale e in questo modo analizzare le esigenze collettive secondo un punto di vista professionale e obiettivo. Si può trattare di una figura interna all’impresa o esterna.
In questo articolo condividiamo con te l’importanza di prevedere, all’interno del proprio piano welfare, un sostegno emotivo ai propri dipendenti attraverso la figura dello psicologo aziendale. Esaminiamo i benefici che la sua presenza comporta e quali sono le attività che svolge. Se preferisci affidarti a una figura professionale esterna alla tua azienda, puoi rivolgerti a uno psicologo convenzionato. In ogni caso prendendoti cura del benessere del singolo lavoratore, ti prendi cura del benessere collettivo e crei un ambiente sano e stimolante in cui è piacevole lavorare.
La psicologia del lavoro è una branca della psicologia inerente al mondo del lavoro, che si occupa della gestione delle dinamiche relazionali, la selezione del personale e la formazione dei dipendenti. Più in generale, la funzione primaria dello psicologo aziendale è quella di promuovere il benessere lavorativo individuale e aziendale. Per svolgere tale ruolo all’interno di un’impresa è necessario possedere delle competenze adeguate, ottenute in seguito ad una Laurea Magistrale in Discipline Psicologiche, a una specializzazione orientata alla medicina del lavoro e al superamento dell’esame di Stato.
La presenza di uno psicologo aziendale contribuisce a rendere l’ambiente lavorativo sano e proficuo. Infatti il suo ruolo è quello di fornire ai dipendenti supporto nel ricercare un equilibrio tra vita privata e vita professionale. Inoltre segue i lavoratori durante un percorso in cui acquisiscono consapevolezza delle proprie capacità e delle possibilità di crescita a disposizione. In questo modo aiuta il singolo lavoratore a costruire una condizione di benessere lavorativo, i cui effetti si riflettono positivamente sugli interessi dell’azienda.
Dunque la soddisfazione del singolo si traduce in un successo per la produzione dell’impresa. In effetti un lavoratore soddisfatto si impegna maggiormente nello svolgimento delle sue mansioni, poiché si sente parte del suo team e dell’intera organizzazione. Ecco perché un’impresa dovrebbe sempre prendersi cura del benessere delle proprie risorse. Ricordiamo poi che alla soddisfazione lavorativa corrisponde un maggiore appagamento nella sfera privata. Avere uno psicologo aziendale in ufficio, il luogo in cui un lavoratore trascorre la maggior parte della sua giornata, lo stimola e lo fa sentire valorizzato.
Grazie alle comunicazioni online è possibile offrire un servizio di supporto psicologico anche ai dipendenti che lavorano in smart working e a quelli che, per motivi specifici, sono impossibilitati a recarsi in ufficio.
Lo psicologo aziendale ha il compito di supportare i dipendenti durante eventuali momenti di difficoltà e aprire loro un canale di comunicazione con i vertici aziendali. Infatti tra i vantaggi che si hanno grazie alla presenza di uno psicologo in azienda vi è la creazione di un clima disteso e la facilità di interscambio di feedback. La capacità di ascolto di tale figura professionale permette ai lavoratori di scaricare lo stress ed evitare un eventuale condizione di burnout.
Uno degli aspetti fondamentali per il benessere dei dipendenti, spesso sottovalutato, è la sicurezza previdenziale e il relativo supporto psicologico. La presenza di uno psicologo aziendale diventa cruciale non solo per fornire assistenza diretta al benessere mentale dei dipendenti, ma anche per guidarli attraverso le complessità e le preoccupazioni legate alla loro sicurezza previdenziale.
In questo contesto, lo psicologo aziendale può svolgere un ruolo chiave nell'informare i dipendenti sulle diverse opzioni previdenziali a loro disposizione, aiutandoli a comprendere i vari piani di pensionamento e i relativi benefici. Questa comprensione può alleviare lo stress e l'ansia associati alla pianificazione per il futuro, specialmente in vista della pensione.
Inoltre, lo psicologo aziendale può collaborare strettamente con gli esperti del settore previdenziale per organizzare seminari, workshop e sessioni di consulenza individuali. Questi incontri possono essere focalizzati sulla gestione dello stress legato alla sicurezza finanziaria, sulla pianificazione previdenziale e sulla preparazione alla transizione verso la pensione. Il supporto fornito in queste sessioni aiuta i dipendenti a costruire un piano previdenziale solido e realistico, riducendo ansie e incertezze.
Integrando in questo modo la consulenza psicologica con la pianificazione previdenziale, l'azienda crea un ambiente lavorativo più sereno e produttivo. I dipendenti si sentono supportati non solo nel loro sviluppo professionale, ma anche nella loro pianificazione finanziaria a lungo termine. Questo approccio olistico al benessere dei dipendenti contribuisce a una maggiore soddisfazione lavorativa e a una riduzione del turnover, creando un clima aziendale in cui ogni individuo si sente valorizzato e sicuro riguardo al proprio futuro.
Offrire un supporto concreto alla sfera lavorativa e familiare del dipendente significa prendersi cura del suo benessere a 360°. In una visione del lavoro che vede sempre più al centro le risorse di un’impresa, è diventato imprescindibile fornire ai dipendenti il sostegno di una figura che accolga e soddisfi le loro esigenze.
Le aziende oggi possono inserire all’interno del loro piano welfare la possibilità di rivolgersi a uno psicologo convenzionato. Nel mondo in cui viviamo, sono tanti i lavoratori che soffrono di stress, ansia e purtroppo di depressione. Questi stati d’animo hanno delle ripercussioni nell’ambiente aziendale, causando l'aumento del tasso di assenteismo e di turnover, la riduzione dei livelli di produttività e l’accrescimento del numero di licenziamenti.
Avere una persona professionale di riferimento a cui rivolgersi permette di migliorare la qualità della vita dei dipendenti e di conseguenza ottenere benefici in termini di produttività aziendale.
Ad esempio un’impresa può mettere a disposizione delle proprie risorse uno sportello, fisico o virtuale, gestito da professionisti esperti in diverse tematiche.
Si parla di psicologo convenzionato: una figura esterna che offre un adeguato sostegno ed evita che il singolo dipendente possa andare incontro a uno stato di burnout. In genere questo tipo di collaborazioni vengono stabilite attraverso un accordo contrattuale tra il datore di lavoro e lo psicologo.
All’interno di un piano di welfare aziendale in cui è previsto il supporto di uno psicologo convenzionato, può essere integrato il sostegno di tipo pedagogico e pediatrico al fine di assistere anche i figli dei dipendenti.
La possibilità di rivolgersi a uno psicologo convenzionato è un elemento chiave per le aziende che vogliano prendersi cura dei dipendenti che si occupano di familiari non autosufficienti, i cosiddetti caregiver.
Lo psicologo convenzionato si occupa di valutare il benessere psicologico dei dipendenti e supporta i dirigenti e i responsabili delle risorse umane nella gestione di eventuali conflitti. La sua presenza promuove all’interno dell’impresa un ambiente sano e produttivo.
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