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      CCNL Turismo: livelli retributivi e diritti dei lavoratori

      CCNL Turismo 2025: livelli retributivi, diritti contrattuali e prospettive.
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      u

      di Redazione Fitprime

      Indice

      • 1.

        Quanto prendi davvero: facciamo i conti col 5° livello

      • 2.

        Ferie, permessi e malattia: cosa ti spetta davvero

      • 3.

        Tredicesima, quattordicesima e TFR: soldi in più che ti spettano

      • 4.

        Cosa è cambiato col rinnovo: aumenti, tutele e novità

      • 5.

        Conoscere il contratto ti dà forza

      Il provider Welfare che hai sempre desiderato

      INIZIA DA QUI

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      Pubblicato il 20 giu 2025 • 6 minuti di lettura

      Se hai un contratto nel turismo e sei inquadrato al 5° livello, sapere qual è la tua retribuzione netta è fondamentale. Non si tratta solo di controllare la busta paga: è questione di capire quanti soldi ti spettano davvero e cosa ti viene riconosciuto dal contratto. Il CCNL turismo non si limita a stabilire uno stipendio base, ma regola anche tutti gli aspetti della tua vita lavorativa: ferie, permessi, malattia, mensilità aggiuntive, TFR e molto altro.

      Avere chiarezza sui tuoi diritti ti aiuta a non trovarti mai impreparato, né davanti a un cambio turno improvviso, né quando ti servono giorni di permesso, né se devi stare a casa per motivi di salute. In più, con l’ultimo rinnovo, le condizioni economiche sono migliorate, e sapere cosa è cambiato può fare davvero la differenza.

      Hai il diritto di conoscere le regole che ti proteggono, e soprattutto, di sapere se ti stanno trattando come dovrebbero. Nessun dettaglio è secondario quando si parla del tuo lavoro.

      Quanto prendi davvero: facciamo i conti col 5° livello

      La cifra lorda non basta: quello che conta è il netto

      Quando guardi la tua busta paga, la cifra che salta subito all’occhio è quella lorda. Ma il dato che davvero interessa è quanto ti ritrovi netto in tasca ogni mese. Se sei inquadrato al 5° livello del contratto turismo, dal giugno 2025 il tuo stipendio lordo mensile è di 1.557,44 €, distribuiti su 14 mensilità. Questo include la paga base, la contingenza e gli altri elementi fissi previsti dal contratto. Ma attenzione: non tutto questo importo ti viene effettivamente versato. Le trattenute INPS e IRPEF fanno scendere la cifra in modo consistente.

      Il netto medio per chi lavora a tempo pieno

      In condizioni standard, senza carichi familiari, la retribuzione netta per un 5° livello si aggira intorno ai 1.200 € al mese. È una stima realistica, anche se può cambiare leggermente in base alla regione, al tipo di contratto o alle detrazioni personali. Se sei assunto a tempo pieno e non ricevi voci variabili, questa è la cifra che puoi aspettarti. Se invece lavori part-time o su turni discontinui, il netto cambia di conseguenza. In ogni caso, il contratto garantisce uniformità tra i vari comparti: che tu stia in sala, ai piani o in cucina, la retribuzione base è la stessa.

      Tredicesima, quattordicesima e straordinari: quando il netto cresce

      Il netto può aumentare grazie a mensilità aggiuntive o ore straordinarie. La tredicesima ti viene pagata a dicembre, la quattordicesima a luglio. Entrambe equivalgono a una mensilità piena, e quindi rappresentano una vera boccata d’ossigeno due volte l’anno. Inoltre, se fai straordinari (che siano diurni o notturni), ricevi una maggiorazione rispetto alla paga base, che va dal 30% al 60%. È importante che queste voci extra siano sempre conteggiate in modo chiaro e separate nella busta paga: se qualcosa non ti torna, hai tutto il diritto di chiedere spiegazioni.

      ccnl turismo
      Ferie, permessi e malattia: cosa ti spetta davvero

      Ferie pagate: quanti giorni puoi staccare

      Con il CCNL turismo hai diritto a 26 giorni di ferie retribuite ogni anno. Non si tratta di un favore o di una concessione: è un tuo diritto contrattuale. La settimana lavorativa viene considerata di 6 giorni, quindi quei 26 giorni equivalgono a quattro settimane e due giorni pieni di pausa. E no, non possono essere sostituiti da un’indennità economica, tranne che alla fine del rapporto di lavoro. Durante le ferie ti spetta lo stesso stipendio che prendi quando lavori, comprensivo di paga base e di tutti gli elementi fissi. Se ti ammali mentre sei in ferie, quelle giornate non vengono perse: si interrompono le ferie e partono i giorni di malattia.

      I permessi retribuiti non sono un lusso

      Oltre alle ferie, hai diritto anche a ore di permesso retribuito. Sono chiamati ROL o ex festività e servono a compensare giornate che un tempo erano festive e ora non più. Nei primi due anni di lavoro, maturi 32 ore all’anno. Dal terzo anno diventano 68, e dal quarto in poi 104 ore ogni anno. Questi permessi si sommano alle ferie e puoi usarli quando ti servono, ovviamente avvisando per tempo. Inoltre, hai accesso a permessi speciali: matrimonio, lutto, donazione sangue, elezioni, diritto allo studio... tutto scritto nero su bianco nel contratto.

      Malattia e infortunio: non ci rimetti lo stipendio

      Se ti ammali, non perdi tutto. Il contratto ti tutela con un periodo di comporto di 180 giorni: significa che, per sei mesi consecutivi, non puoi essere licenziato per malattia. Dal secondo giorno di assenza in poi inizia la copertura economica: i primi tre giorni sono pagati dall’azienda, dal quarto al ventesimo prendi il 75% dello stipendio, e dal 21° giorno in poi ti spetta il 100%. In caso di infortunio sul lavoro, ti spetta da subito il 100% della retribuzione normale, grazie all’integrazione dell’INAIL. Anche qui, se qualcosa non quadra in busta paga, non esitare a fare domande.

      Tredicesima, quattordicesima e TFR: soldi in più che ti spettano

      Tredicesima e quattordicesima: quando arrivano e quanto valgono

      Se lavori con il CCNL turismo, hai diritto a 14 mensilità all’anno, non 12. Questo significa che ricevi sia la tredicesima che la quattordicesima, due vere e proprie buste paga extra. La tredicesima matura da gennaio a dicembre e arriva di solito prima di Natale. La quattordicesima invece si accumula da luglio a giugno e ti viene versata a metà estate, di solito a luglio. Ognuna vale quanto una mensilità normale, senza assegni familiari, e va calcolata sulla retribuzione fissa in atto. Anche se hai un contratto a termine o part-time, ti spettano comunque entrambe, in proporzione ai mesi lavorati.

      Cosa succede se finisce il contratto prima

      Se smetti di lavorare prima che arrivi il momento del pagamento, non perdi tutto. Hai comunque diritto a un rateo di tredicesima e quattordicesima per ogni mese che hai lavorato. Si calcola in dodicesimi, e se hai lavorato almeno 16 giorni in un mese, vale come mese intero. Anche i lavoratori stagionali non vengono lasciati fuori: se non sono in servizio al momento del pagamento, ricevono le mensilità aggiuntive alla fine del contratto, sempre in forma proporzionale. Nessuno te le può togliere: sono una parte fissa e garantita del tuo compenso.

      Il TFR: una liquidazione che cresce ogni anno

      Il Trattamento di Fine Rapporto, o TFR, è la liquidazione che ti spetta alla fine del rapporto di lavoro. Ogni anno, il datore di lavoro accantona una parte della tua retribuzione, circa il 7,41% del tuo lordo annuo. Questa somma viene rivalutata ogni anno in base a un meccanismo legato all’inflazione. Quando lasci il posto, ti viene versata tutta in un’unica soluzione, a meno che tu non abbia scelto di versarla in un fondo pensione. In quel caso, i soldi vanno direttamente al fondo scelto. Il TFR è tassato in modo agevolato, quindi quando lo incassi paghi meno tasse rispetto allo stipendio normale. È il tuo salvadanaio obbligatorio, e cresce in automatico, mese dopo mese.

      retribuzione netta
      Cosa è cambiato col rinnovo: aumenti, tutele e novità

      Più soldi in busta paga

      Dopo anni di attesa, il rinnovo del CCNL turismo ha portato un cambiamento concreto: gli stipendi sono aumentati. Per chi è al 5° livello, come te, l’aumento complessivo sarà di circa 181 € lordi al mese entro il 2027. Già a giugno 2025, la retribuzione è salita a 1.557,44 € lordi al mese. Si tratta di una svolta importante, soprattutto dopo che gli importi erano fermi dal 2016. Finalmente si è iniziato a recuperare un po’ di potere d’acquisto perso nel tempo. E se i prossimi scatti saranno rispettati, ci sarà un miglioramento progressivo anche per te nei prossimi anni.

      Orari più flessibili e permessi più chiari

      Oltre alla parte economica, il contratto ha reso più flessibile la gestione dell’orario di lavoro. È stato chiarito che la settimana lavorativa media è di 40 ore, con un limite massimo di 48 ore comprese le straordinarie. Sono state anche riviste le regole sui permessi retribuiti: se sei stato assunto dopo il 2018, nei primi anni maturi meno ore, ma poi crescono col tempo. Tutto è stato pensato per bilanciare meglio i tuoi diritti con le necessità del lavoro. In più, gli straordinari ora vengono pagati con maggiorazioni più chiare: 30% in più per il lavoro extra diurno, 60% per quello notturno.

      Welfare, parità e diritti individuali

      Il nuovo contratto ha rafforzato anche il lato sociale e di tutela personale. Il contributo per il fondo sanitario integrativo è salito a 15 euro mensili entro il 2027, con copertura anche per spese mediche. Se sei in congedo parentale o maternità, ora maturi comunque la tredicesima e quattordicesima al 100%. E se ti trovi in situazioni delicate, come nei casi di violenza di genere, il contratto prevede congedi retribuiti aggiuntivi e più tempo per metterti al sicuro. Ci sono anche nuove regole nei cambi di appalto per garantire la continuità del posto di lavoro. Tutte misure che mettono al centro te e la tua sicurezza, anche nei momenti più complicati.

      Conoscere il contratto ti dà forza

      Sapere cosa ti spetta non è solo una questione di curiosità: è il modo migliore per difendere i tuoi diritti e non farti fregare. Il CCNL turismo non è un documento lontano e noioso, ma una base concreta che regola il tuo lavoro ogni giorno. Dalla retribuzione netta se sei al 5° livello, alle ferie, ai permessi, fino al TFR: ogni dettaglio ha un impatto diretto sul tuo portafoglio e sulla tua qualità di vita.

      Quando conosci bene le regole, hai più voce se qualcosa non torna nella busta paga, puoi controllare i tuoi straordinari, e sai cosa aspettarti alla fine del contratto. Nessuno può metterti davanti a un fatto compiuto, perché sei informato. E se c’è qualcosa che non va, hai tutte le carte in regola per fartela valere.

      Informarti è il primo passo per lavorare meglio, con più consapevolezza e più rispetto.

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