Pubblicato il 3 gen 2024 • 4 minuti di lettura
In ambito aziendale se parliamo di Wellness, di Welfare o di Wellbeing, facciamo sempre riferimento al benessere dei dipendenti. Le espressioni sono tra di loro correlate, ma hanno applicazioni diverse.
In questo articolo puoi comprendere quali sono le differenze concrete tra il concetto di Wellness e quello di Welfare.
Ricorda che il benessere aziendale è diventato un elemento sempre più importante nelle strategie di impresa, poiché è ormai ben diffusa la consapevolezza per cui dipendenti sani e felici tendono ad essere più produttivi, impegnati e fedeli all'azienda.
In ambito aziendale il termine Wellness è spesso associato al concetto di Welfare. Le due espressioni sono correlate, ma hanno entrambi significati e applicazioni diverse. Entriamo più nel dettaglio: la traduzione letterale di Wellness è benessere. Declinato all’interno del mondo d’impresa, tale concetto è inteso come uno status che riguarda la sfera psico-fisica e che sottintende un’armonia dal punto di vista sociale, professionale e finanziario nella vita del singolo dipendente.
Per le aziende, occuparsi del Wellbeing fisico è la base da cui partire per garantire alle proprie risorse un benessere generale. Per migliorare il loro stato di salute è importante che abbiano la possibilità di tenersi allenati con costante esercizio fisico, oltre che seguire una dieta bilanciata, nutriente e sana. Tutto ciò ha a che fare con la ricerca del cosiddetto Work-life balance: il giusto equilibrio tra la vita professionale e la vita privata del lavoratore.
I dipendenti, che possono dedicare del tempo a se stessi, sono meno soggetti all’insorgere di stati d’animo quali: ansia, stress e depressione. Inoltre alcuni studi hanno dimostrato come il condurre uno stile di vita sano rappresenti un fatto cruciale per la produttività aziendale.
Le imprese,che vogliono prendersi cura del benessere delle proprie risorse, possono offrire incentivi per incoraggiare lo svolgimento dell’attività fisica. Un’idea è quella di creare programmi con cui premiare i dipendenti che partecipano alle attività in modo costante. Per esempio si possono organizzare sfide o competizioni interne. Si può anche prevedere, all’interno dello stesso ambiente di lavoro, un’area dedicata al movimento fisico. All’interno dell’impresa dunque ci potrebbe essere una palestra aziendale. In mancanza di spazio si possono prevedere delle convenzioni con centri sportivi o palestre nelle vicinanze, offrendo ai dipendenti la possibilità di accedervi mediante sconti o agevolazioni.
Come abbiamo già detto, all’interno del concetto di Wellness vi è anche quello relativo al benessere mentale. Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per salute mentale si intende: uno stato nel quale un individuo «è in grado di sfruttare le sue capacità; è in grado di far fronte al normale stress quotidiano; riesce a svolgere la propria attività lavorativa in maniera produttiva; ed è in grado di fornire un contributo alla propria comunità».
Le imprese possono offrire un sostegno per la salute mentale e emotiva, attraverso programmi riguardanti: la gestione dello stress, la resilienza emotiva, la consapevolezza di \sé, la capacità di affrontare le sfide e la ricerca di un equilibrio tra mente e cuore. A ciò si collega l’importanza di garantire un ambiente di lavoro sereno e piacevole, in cui poter instaurare relazioni sociali positive e appaganti con i colleghi e con le figure manageriali. La salute mentale di un dipendente può essere garantita anche mediante l’accesso all’aria pulita, all’acqua potabile, a spazi verdi e a un ambiente di lavoro sicuro.
In ambito aziendale, il concetto di Wellness racchiude anche quello di benessere finanziario. Prendersi cura di questo aspetto garantisce ai dipendenti un miglioramento dal punto di vista della qualità della vita, mentre permette alle imprese di ridurre il tasso di assenteismo. Infatti riconoscere e compensare, in termini salariali, gli sforzi e l’impegno dei lavoratori, significa avere una popolazione aziendale motivata, soddisfatta e di conseguenza più produttiva.
In ambito aziendale la traduzione corretta del termine Welfare è benessere. Riguarda l’insieme di tutte le attività e le iniziative messe in atto da un’impresa per migliorare la qualità di vita e lavorativa di un dipendente.
In sintesi, mentre il Wellness si concentra sul miglioramento della salute e del benessere personale dei dipendenti attraverso iniziative volontarie, il Welfare riguarda specificamente i benefici e gli aiuti forniti come parte della compensazione e può essere soggetto a regolamenti governativi. Questi benefit possono includere assicurazioni sanitarie, piani pensionistici aziendali, congedi retribuiti, assegni per l'istruzione dei figli, assistenza all'infanzia, buoni pasto, sconti per i dipendenti e altri vantaggi.
Il Welfare aziendale si traduce in un vero e proprio risparmio fiscale. Entriamo più nel dettaglio. Le spese sostenute dalle imprese per la realizzazione dei programmi di Welfare, come ad esempio l’offerta di servizi di assistenza sanitaria o programmi di formazione, sono deducibili dal reddito imponibile e dunque riducono l’ammontare delle tasse che devono essere pagate. Mentre, in alcuni casi, come ad esempio i buoni pasto, i voucher per l’assistenza all’infanzia o i contributi per l’assicurazione sanitaria aziendale, possono essere erogati ai dipendenti in modo agevolato. Così facendo riducono il loro imponibile fiscale. I programmi di welfare aziendale possono includere agevolazioni per l'istruzione dei figli dei dipendenti, come sconti sulle tasse universitarie.
Ricordiamo anche che alcune forme di Welfare, come i contributi per il fondo pensionistico, possono essere esenti dai contributi sociali a carico delle aziende, riducendo i costi complessivi.
Il Welfare aziendale aiuta anche in ottica di employee retention, ovvero trattenere le risorse già presenti all’interno dell’organizzazione.
In ambito aziendale l’espressione Wellbeing si utilizza per indicare uno stato di benessere del dipendente. Si tratta di un concetto olistico, che racchiude la sfera fisica, mentale, emotiva, professionale e finanziaria.
In altre parole, Wellbeing significa permettere ai propri lavoratori di stare bene e dunque lavorare meglio.
Tra i vantaggi del Wellbeing aziendale vi è il miglioramento del livello di produttività delle risorse dell’impresa, ma non solo. Può portare a un maggiore impegno e senso di appartenenza, per cui i dipendenti sono più propensi a sentirsi coinvolti e a investire nel successo dell'azienda. Ricordiamo poi che le aziende, che promuovono il benessere, spesso attraggono e mantengono i migliori talenti. Attraverso una buona strategia di Wellbeing le organizzazioni abbattono i costi legati all’ambito sanitario, come per i congedi di malattia e per le eventuali cure mediche. Inoltre prendersi cura del benessere dei dipendenti può creare una cultura aziendale positiva, caratterizzata da relazioni più solide tra colleghi, rispetto reciproco e supporto reciproco.
Ma come promuovere il Wellbeing in azienda? Ecco alcune idee:
Ricordiamo che promuovere il Wellbeing all’interno di un’impresa è un impegno costante, che deve tener conto delle esigenze dei dipendenti. In ogni caso costituisce un investimento prezioso che permette alle aziende di raggiungere il successo.
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