Pubblicato il 22 apr 2022 • 4 minuti di lettura
Il nostro pianeta è in pericolo.
Lo ricordiamo ogni giorno e ancor di più oggi, in occasione della Giornata della Terra, iniziativa che esiste dal 1970 con l'obiettivo di scuotere le coscienze e tenere accesi i riflettori sulla scarsità delle risorse del pianeta e sui livelli di inquinamento sempre più fuori controllo.
Oltre alle azioni governative, quello che possiamo fare per dare un contributo nella salvaguardia del pianeta è partire da una rivisitazione delle nostre abitudini quotidiane e di acquisto.
Ecco quindi qualche buona abitudine che possiamo adottare nel nostro piccolo per salvare il pianeta.
Perché è importante mangiare sostenibile?
La motivazione è molto semplice: abbiamo a cuore la salvaguardia dell’ambiente e la riduzione al minimo dell’impatto negativo sul pianeta che deriva da tantissimi fattori, scelte alimentari incluse.
Sapevi che l’alimentazione influenza per il 32% la nostra salute e per il 25% l’impatto che ognuno di noi ha sull’ambiente?
In relazione a quest'ultimo la FAO ha stilato un rapporto che mostra come l’industria alimentare arrechi conseguenze ancor più gravi al pianeta rispetto al settore industriale o addirittura a quello dei trasporti.
Come? La sola industria della carne genera ogni anno il 22% del gas serra di tutto il pianeta e produce circa 8 miliardi di tonnellate di CO2, senza contare l’impatto del trasporto degli alimenti.
Un pasto base, infatti, prima di raggiungere le nostre tavole percorre circa 2.000 km.
Cercare di avere un’alimentazione sostenibile significa invertire questo trend, compiendo ogni giorno una scelta consapevole per ogni alimento che portiamo sulle nostre tavole, a partire dalla provenienza e dalla modalità di coltivazione.
Ad esempio, quando si parla di impatto ambientale degli alimenti, è comunemente riconosciuto che i prodotti di origine animale hanno conseguenze maggiori rispetto a quelli di origine vegetale.
Ma sapevi che le emissioni di gas serra per la produzione di carne bovina o agnello sono dieci volte maggiori di quelle rilasciate per produrre carne di maiale, pollame e prodotti lattiero-caseari?
E che quest’ultime, a loro volta, hanno circa dieci volte le emissioni per la produzione di alimenti di origine vegetale, inclusi cereali, frutta e verdura e legumi? E ancora, che ci sono costi altissimi sia a livello economico che ambientale?
La reperibilità durante tutto l’anno di prodotti non di stagione ci spinge a:
In questo senso, l’impatto ambientale risulta molto alto specialmente per gli alimenti che devono essere spediti per via aerea, consumando fino a 50 volte più CO2 rispetto a quelli trasportati via mare.
Concentrati quindi su ciò che mangi: prediligi sempre i prodotti a km0, bio, il cibo locale e di stagione. Il luogo migliore per far la spesa è spesso il mercato cittadino oppure direttamente le aziende agricole dove si possono acquistare uova, latticini e prodotti ortofrutticoli a KM 0 e in linea con la stagionalità (e anche più economici!)
Se fai la spesa al supermercato, invece, consulta sempre l’etichetta per controllare la provenienza e gli ingredienti contenuti (facendo attenzione ad eventuali conservanti).
Leggendo attentamente le etichette troverai anche le giuste informazioni per conservarli nel modo corretto, in modo da poterli consumare senza rischi per la salute e soprattutto senza sprechi.
Dal supermercato al frigo di casa è poi importante imparare che bisogna separare i cibi congelati da quelli non congelati durante il tragitto.
Ancora, bisogna disporre i cibi in modo corretto nel frigo: la temperatura interna infatti non è mai costante sui vari ripiani.
Il punto più freddo è quasi sempre il ripiano posizionato sopra il cassetto per le verdure, dove la temperatura si aggira tra i 2° ed i -4°C: è il posto perfetto per carne, pesce, cibi crudi e pollame.
I ripiani intermedi hanno una temperatura che varia tra i 4° ed i -5°: qui possiamo conservare invece affettati, cibi cotti, verdure cotte, salsa e tutti quei cibi che presentano la dicitura “conservare in frigorifero dopo l’apertura”.
Al ripiano più alto la temperatura raggiunge solitamente i 10° e rappresenta il posto perfetto per conservare dolci, yogurt, burro, formaggi e uova.
Infine, nei ripiani della porta la temperatura oscilla in media tra i 10° e i -15°, motivo per cui dedicheremo questo spazio a tutti i prodotti che non necessitano di una refrigerazione alta, quali acqua, bibite, burro.
Oltre a saper conservare i cibi nel modo giusto e a sceglierli in base alla provenienza e alla stabilità, dovremmo provare ad orientarci verso un modello di dieta sostenibile.
In questo senso, l’ideale sarebbe quello di comporre un piatto occupato per la maggior parte da frutta e verdura, con una piccola fonte di cereali integrali ed una piccola fonte di vegetali amidacei.
In relazione alle proteine, si dovrebbe dare maggiore spazio a quelle vegetali, legumi e frutta a guscio, formaggi magri, pesce, uova, carni bianche e, infine, carne rossa. I grassi vanno scelti tra quelli insaturi, come l’olio EVO.
Infine, una piccolissima porzione del piatto dovrebbe essere occupata da zuccheri aggiunti.
Oltre all’alimentazione, un contributo molto forte che possiamo dare al benessere del pianeta è rappresentato senza dubbio da una maggiore consapevolezza dell’impatto fornito dai nostri spostamenti.
Anche se può sembrare un messaggio scontato, dovremmo cercare di spostarci il più spesso possibile a piedi o in bicicletta, o ancora preferire l’uso di mezzi pubblici all’auto personale.
Ancora, laddove possibile è sempre meglio spostarsi in treno anziché in aereo.
Sapevi i dispositivi elettronici lasciati in standby (ad esempio il televisore), continuano a consumare energia?
Assicurati quindi di spegnere completamente i dispositivi elettronici ogni volta che puoi, così come le luci ogni volta che esci dalla stanza.
Ancora, è importantissimo fare una corretta raccolta differenziata a casa, seguendo la regola delle tre R: “riduci, riusa, ricicla".
Un'abitudine fondamentale per la riduzione degli sprechi può essere dato anche dall'approvvigionamento di acqua: quando quella del rubinetto è potabile, è meglio preferirla così da evitare accumuli di plastica.
Un ulteriore modo per cercare di contrastare gli effetti negativi causati dalla deforestazione e salvaguardare la biodiversità è, infine, quello di piantare o donare alberi.
A questo proposito, esistono moltissime associazioni che si occupano di rendere il mondo più verde e riforestare il pianeta a cui è possibile fare una donazione e contribuire con un piccolo ma grande gesto.
E tu, quali azioni intraprendi per salvaguardare il pianeta?
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Redazione Fitprime
Salute e prevenzione
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