Pubblicato il 4 feb 2022 • 3 minuti di lettura
Ogni anno, in tutto il mondo, oltre 10 milioni di persone muoiono a causa di una malattia oncologica.
Solo in Italia nel 2021, l'Istituto Superiore della Sanità ha affermato che sono poco meno di 200.000 i casi di morte imputabili a questa patologia.
Alcune stime indicano che, entro il 2030, il numero dei decessi potrebbe ammontare a 17 milioni l'anno in mancanza di azioni mediche specifiche.
Con il nuovo Coronavirus le procedure di screening hanno subito una battuta d'arresto, ed è per questo motivo che è ancor più fondamentale ribadire l'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, grazie alla quale è possibile individuare in tempo circa il 40% dei tumori dipendenti da fattori di rischio prevenibili.
La Giornata Mondiale Contro il Cancro - istituita il 4 febbraio del 2010 dall'UICC e sostenuta dall'OMS - nasce nell'ottica di sensibilizzare la popolazione a dare la giusta importanza alla prevenzione e all'assunzione di comportamenti virtuosi che possono giovare significativamente alla salute, riducendo il rischio di sviluppare una patologia oncologica.
Nella sua accezione più ampia, possiamo definire il cancro come "una malattia che si verifica quando i cambiamenti biologici causano una moltiplicazione o una divisione delle cellule su cui l'organismo non ha controllo".
Crescita, divisione e morte cellulare fanno parte di un normale ed essenziale processo biologico che si attua con l'apoptosi: le singole cellule ricevono istruzioni specifiche per morire affinché il corpo possa rimpiazzarle con delle cellule nuove e perfettamente funzionanti.
In tal senso, un tumore può avere origine quando più cellule smettono di seguire le istruzioni ricevute, accumulandosi nel corpo ed usando nutrienti ed ossigeno normalmente destinati ad altre cellule.
Esistono molteplici forme di cancro che si differenziano in base alla velocità della crescita/divisione cellulare (in alcuni casi sarà molto più veloce del normale, in altri molto più lenta), alla zona colpita o alla comparsa di escrescenze visibili.
Possiamo distinguere cinque principali gruppi di cancro quali: carcinoma, sarcoma, linfoma e melanoma, leucemia, tumori al cervello e al midollo spinale.
Tutti gli studi sul tema mirano a far luce sui fattori di rischio su cui è possibile o meno agire.Tra i principali troviamo:
Altri fattori che favoriscono l'incidenza di queste patologie sono l'esposizione eccessiva e prolungata alla luce solare (soprattutto nelle ore più calde e in assenza delle adeguate protezioni) e l'esposizione a radiazioni o a sostanze cancerogene.
Lo screening periodico è il principale strumento che deve essere adottato per consentire una diagnosi precoce ed intervenire in tempo con i trattamenti medici necessari.
Oltre ai normali controlli periodici, ciò che il singolo può fare è adottare una serie di comportamenti virtuosi con l'obiettivo di ridurre i rischi.
Diverse organizzazioni (OMS, IARC e Commissione Europea) hanno creato il Codice Europeo Contro il Cancro, con 12 interventi da effettuare sul proprio stile di vita per ridurre i fattori di rischio controllabili.
Tra questi troviamo l'attività fisica e l'alimentazione.
In uno studio del 2018, l'American College of Sports Medicine, ha confermato che l'esercizio fisico è associato non solo ad un minor rischio di sviluppare il cancro, ma anche ad una migliore sopravvivenza dopo una diagnosi di tale patologia.
Gli effetti positivi sulla salute sia fisica che mentale sono dunque più che comprovati, anche se molti studiosi si interrogano sulla quantità ideale di moto da consigliare alla popolazione.
Uno studio condotto nel dicembre del 2019 e pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, ha individuato in 2,5 - 5 ore di attività ad intensità moderata a settimana (e tra 1,25 e 2,5 ore di attività) come la quantità di moto che apporta significativi benefici alla salute e che aiuta anche nella riduzione del rischio di contrarre circa 7 tipologie di cancro.
L'attività fisica regolare stimola la produzione delle endorfine, conferendo ulteriori benefici sulla psiche.
Lo sport, in combinazione ad una sana alimentazione permette, inoltre, di tenere sotto controllo il peso, evitando di incorrere in condizioni di obesità, un altro fattore di rischio noto.
Per quanto riguarda le regole di una buona alimentazione, nel Codice Europeo Contro il Cancro si fa riferimento diverse le linee guida da seguire.
La prima tra tutte è quella di consumare almeno 5 porzioni giornaliere tra frutta e verdura, alternando i cibi e preferendo sempre verdura e frutta di stagione.
Ancora è fondamentale consumare molti cereali integrali e legumi, limitando i cibi dall'alto contenuto calorico (come alimenti ricchi di zuccheri o grassi) e bevande ricche di zuccheri aggiunti.
Anche le carni conservate (come carni rosse ed alimenti con alto contenuto di sale) dovrebbero essere limitate.
La prevenzione e l'impegno verso la riduzione dei fattori di rischio modificabili sono fondamentali per la tutela della salute, soprattutto nei Paesi dove il gap socioeconomico non consente alle persone di ricevere le cure adeguate.
La Giornata Mondiale Contro il Cancro ha radici profonde e non può essere racchiusa in una sola ricorrenza.
È per questo motivo che la campagna Close the Care Gap lanciata dal World Cancer Day si pone degli obiettivi a lungo termine per accendere i riflettori sulle disuguaglianze economiche e sanitarie che ogni anno spengono milioni di vite in tutto il mondo.
Una campagna pluriennale dalla maggiore diffusione e coinvolgimento, con molte più occasioni per creare una consapevolezza globale.
Solo attraverso la consapevolezza ed azioni concrete è possibile immaginare un futuro in cui le persone possano adottare uno stile di vita sano ed attivo, con la possibilità di accedere facilmente ai servizi sanitari ed oncologici, indipendentemente dal luogo in cui vivono.
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Redazione Fitprime
Salute e prevenzione
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