Pubblicato il 26 feb 2023 • 5 minuti di lettura
I lavoratori hanno bisogno di un vero e proprio equilibrio tra la sfera privata e la sfera lavorativa: i problemi di una si trascinano nell’altra e viceversa. Questo comporta un calo delle prestazioni sul luogo del lavoro e un atteggiamento negativo nei confronti di qualsiasi circostanza.
Ecco perché oggi le aziende hanno iniziato a offrire ai propri dipendenti la possibilità di rivolgersi a una figura professionale che dia loro il giusto supporto. Stiamo parlando dello psicologo aziendale: una persona preparata e competente, in grado di porsi all’ascolto delle esigenze del singolo lavoratore.
Lo sai che puoi inserire all’interno del tuo piano welfare la possibilità di erogare ai tuoi dipendenti il sostegno di uno psicologo del lavoro?
Per approfondire questo tema ti basta leggere il nostro articolo, nel quale mostriamo i benefici che un’impresa riscuote grazie alla presenza dello psicologo aziendale e quali sono le sue principali funzioni.
La qualità dell’equilibrio psicofisico di un singolo dipendente influisce sul benessere dell’intera popolazione aziendale. Ecco perché molte imprese oggi decidono di introdurre al proprio interno la figura dello psicologo aziendale, traendone dei veri e propri vantaggi. La presenza di questo specialista agisce in termini di sostegno per il dipendente e aiuta a guidare la cultura aziendale, definendo in modo più puntuale la Vision e la Mission su cui è basata.
Lo psicologo aziendale garantisce all’interno di un’impresa il benessere delle risorse umane nel loro insieme e del singolo lavoratore, ma anche il benessere economico.
I dipendenti trascorrono la maggior parte della loro giornata sul luogo di lavoro: la possibilità di avere un supporto che aiuti loro a rintracciare emozioni positive genera un ambiente sano e collaborativo. Infatti un clima aziendale basato sulla cooperazione rende l’impresa, agli occhi dei nuovi talenti, un attraente datore di lavoro. Un’azienda che offre ai propri dipendenti la presenza dello psicologo aziendale si dimostra attenta al benessere organizzativo, che ne diventa una priorità, oltre che promotrice di un ambiente di lavoro positivo.
Lo psicologo aziendale deve essere una figura in possesso di competenze e capacità. Deve essere una persona predisposta all’ascolto e caratterizzata da un certo grado di empatia: non può mancare la capacità di immedesimazione. Deve saper comunicare con tutta la popolazione aziendale e per l’eventuale presenza di dipendenti di origine straniera sarebbe fondamentale conoscere la lingua inglese. Lo psicologo aziendale deve essere messo al corrente dell’esatta organizzazione dell’impresa e deve possedere conoscenze nell’ambito delle risorse umane. Infatti il suo ruolo può spaziare dal processo di selezione del personale alle pratiche di coaching dei dipendenti. Durante le fasi di ricerca di nuove risorse, lo psicologo valuta i profili dei vari talenti per comprendere la loro adeguatezza rispetto al ruolo per il quale si sono candidati. Il datore di lavoro tiene conto del suo giudizio nella scelta conclusiva. Per un’azienda è fondamentale rivolgersi all’aiuto di uno psicologo aziendale soprattutto nella selezione di un manager. Lo psicologo ne analizza la motivazione, la personalità e soprattutto la capacità di lavorare sotto pressione. Può anche offrire supporto a livello manageriale per comprendere se le strategie di leadership messe in atto siano efficaci o se ci sia bisogno di eventuali modifiche. Inoltre lo psicologo dell’azienda può migliorare le relazioni tra i dipendenti e i manager o tra i vari membri di un team e aiutare le aziende a rapportarsi con i sindacati.
Lo psicologo aziendale può avere il compito di affiancare il datore di lavoro nelle situazioni in cui devono essere comunicati dei cambiamenti sostanziali nell’assetto organizzativo dell’impresa. Facciamo un esempio: lo psicologo in azienda diventa un importante sostegno quando ci sono degli ingenti tagli del personale. Con le sue capacità comunicative è in grado di supportare i lavoratori, riuscendo a gestire la situazione nel migliore dei modi.
Tra i vantaggi di cui un’impresa beneficia, grazie alla presenza di uno psicologo aziendale, ricordiamo anche la possibilità di favorire lo scambio dei feedback all’interno di un team.
Oggi sempre di più, le aziende riescono a mettere al centro le esigenze delle proprie risorse. Hanno compreso quanto sia importante prendersi cura del benessere dei propri dipendenti e offrire loro un supporto concreto, che coinvolga anche l’aspetto della salute mentale. Molte imprese hanno introdotto all’interno dei propri piani di welfare aziendale la possibilità di accedere a un servizio di supporto psicologico. I lavoratori sentono il bisogno di iniziare un percorso di psicoterapia a causa di una serie di problemi avvertiti nella sfera lavorativa, che si intrecciano a quelli della sfera privata e viceversa e che hanno delle conseguenze sulla loro produttività. Non offrire ai lavoratori la possibilità di affrontare tali problematiche con il supporto di uno psicologo comporterebbe l’aumento del tasso di assenteismo e un possibile aumento del numero di licenziamenti. Dunque tra le varie iniziative che un’impresa può inserire all’interno del proprio piano di welfare aziendale ricordiamo la presenza di uno sportello psicologico: dal vivo o online, per aiutare le persone a affrontare momenti difficili grazie al sostegno di una figura professionale. Sembra che questo tipo di servizio inizi a primeggiare tra le scelte dei dipendenti, a discapito dei vecchi buoni pasto e delle mense aziendali.
Lo psicologo del lavoro è una figura centrale all’interno di un’azienda. Deve essere in possesso di una formazione specifica: una Laurea Magistrale in discipline Psicologiche e una successiva specializzazione nell’ambito della psicologia del lavoro. Per lavorare all’interno di un’azienda deve svolgere un tirocinio di 12 mesi e superare l’esame di Stato per ottenere l’abilitazione.
Si tratta di una figura professionale essenziale per garantire maggiore serenità sul posto di lavoro e migliorare le dinamiche relazionali tra i dipendenti. Infatti lo psicologo del lavoro si occupa di svolgere compiti relativi al rapporto con le risorse umane, come l’individuazione e selezione dei talenti più qualificati e lo sviluppo delle capacità dei singoli dipendenti e dell’intera organizzazione. Vediamo insieme quali sono gli ambiti in cui agisce all’interno di un’impresa:
Lo psicologo del lavoro contribuisce al miglioramento delle soft skills del singolo dipendente e del manager. Si pone all’ascolto delle loro esigenze e accoglie le problematiche che ostacolano la loro produttività sul luogo di lavoro. Tutto ciò si traduce nella possibilità di preservare il benessere e la serenità di cui hanno bisogno, per dare loro la possibilità di rendere al massimo nelle attività che devono svolgere.
Inoltre lo psicologo del lavoro analizza e migliora il funzionamento dei team e delle relazioni tra i membri che ne fanno parte; individua la strategia di leadership più efficace, migliora la qualità delle relazioni sindacali e coopera affinché i processi volti a un cambiamento organizzativo interno abbiano un impatto positivo sulla vita e sul benessere dei lavoratori. Infatti ricordiamo l’importanza di garantire ai propri dipendenti un equilibrio tra vita professionale e vita lavorativa: si può raggiungere solo se i dipendenti sono in grado di affrontare i problemi che ostacolano il loro benessere. Offrire loro un sostegno psicologico permette di avere una popolazione aziendale serena e positiva. In questo modo l’azienda trae benefici in termini di produttività e di miglioramento delle proprie strategie di Employer branding. All’interno dell’ambiente lavorativo si respira un clima sano, che stimola il singolo e rafforza i rapporti tra tutti i membri dei team.
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