Pubblicato il 13 giu 2023 • 3 minuti di lettura
In Italia i lavoratori del settore metalmeccanico ammontano a circa un milione e mezzo. Permettere loro di usufruire di servizi di Welfare significa porre attenzione al loro benessere e migliorare la qualità della loro vita.
Dal canto loro le imprese, che erogano servizi di Welfare ai collaboratori appartenenti al CCNL dei metalmeccanici, diventano attraenti agli occhi dei migliori talenti e fidelizzano le risorse già presenti.
In questo articolo abbiamo semplificato ciò che il rinnovo dell’accordo Welfare per il CCNL metalmeccanici ha previsto nel triennio 2021-2024.
Sono state introdotte misure di Welfare aziendale anche per i lavoratori che rientrano all’interno del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore metalmeccanico. Infatti tra le imprese si è largamente diffusa una particolare attenzione nei confronti dei propri collaboratori e in particolare del loro benessere. Ricordiamo che per Welfare aziendale si intendono tutti i beni e i servizi messi a disposizione da un’azienda per migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti. Tali servizi permettono di ottenere vantaggi fiscali, attrarre nuovi talenti e fidelizzare le risorse già assunte.
Il valore dei beni e dei servizi di Welfare da mettere a disposizione dei lavoratori metalmeccanici, entro il primo giugno di ogni anno, è pari a 200 euro. La stessa cifra è indirizzata anche ai dipendenti che rientrano nel settore del CCNL metalmeccanico PMI di Cifa e Confsal.
I servizi del piano Welfare possono essere erogati ai lavoratori assunti entro il 31 dicembre di ogni anno, che abbiano un contratto a tempo indeterminato o un contratto a tempo determinato, ma che abbiano superato il periodo di prova. E’ incluso anche l’apprendistato. Se invece un dipendente presenta un contratto a termine, per poter usufruire dei servizi Welfare, deve aver maturato almeno tre anni di servizio.
Vediamo insieme quali sono gli ambiti di applicazione della defiscalizzazione del Welfare per i metalmeccanici:
Per quanto riguarda la scelta dei servizi da offrire, è consigliabile un confronto con i rappresentanti sindacali aziendali e con quelli unitari. In questo modo si possono individuare i Benefit che rispondono maggiormente alle esigenze dei dipendenti.
Attraverso l’erogazione di questa tipologia di beni e servizi, un’azienda è in grado di assicurare ai propri collaboratori il tanto desiderato work-life balance. Di conseguenza riesce a incrementare il tasso delle performance aziendali. Inoltre grazie ai vantaggi fiscali propri del Welfare aziendale, ha la possibilità di ottimizzare con facilità i costi del lavoro.
Un accordo sottoscritto per il settore dei metalmeccanici ha previsto l’arrivo di 200 euro all’anno da spendere in beni e servizi erogati dai propri datori di lavoro, attraverso piani di Welfare aziendale.
Per usufruire di tale bonus, i metalmeccanici hanno dovuto fare richiesta entro il mese di maggio 2022, per poterli utilizzare poi fino al maggio dell’anno successivo. Ricordiamo che le aziende, che applicano il CCNL per l’industria metalmeccanica, possono mettere a disposizione dei propri collaboratori gli strumenti di Welfare fino al 2024.
Nel 2022 le aziende private hanno goduto dell’esenzione fiscale per l’acquisto di 200 euro di Buoni carburante da erogare ai propri dipendenti. Tale valore è stato sommato ai 258,23 euro dei classici Fringe Benefit. Infatti per il 2022 la soglia di Fringe Benefit aziendali riconosciuta ai lavoratori è rimasta pari a 258,23 euro.
Nel 2016 il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore metalmeccanico è stato il primo a considerare l’introduzione di un intervento in ambito Welfare. Nel 2021 tale avviamento ha conosciuto un rinnovo, tanto da diventare un elemento costitutivo del trattamento economico da riservare ai lavoratori del settore. Infatti Federmeccanica, Assistal con Fim-Cisl, Uilm-Uil e Fiom-Cgil hanno ragionato insieme per apportare nuovi contenuti relativi all’accordo Welfare per il rinnovo CCNL dei metalmeccanici. L’accordo sarà applicato per il triennio 2021-2024.
Il diritto alla fruizione dei servizi erogati dal piano di Welfare aziendale è legato alla tipologia di contratto di cui il lavoratore metalmeccanico è titolare e al livello in cui è inquadrato.
Come abbiamo già detto, il CCNL dei metalmeccanici prevede che, dal 2022 fino al 2024, le imprese debbano mettere a disposizione dei propri dipendenti strumenti di Welfare pari a un valore di 200 euro. Ricordiamo anche che una volta decorso il 2022 vi è un aumento della contribuzione a carico del datore di lavoro in relazione alla sanità integrativa. Inoltre il CCNL metalmeccanici, in relazione alla previdenza complementare, stabilisce che le imprese debbano versare a favore dei propri dipendenti un contributo al fondo FONDAPI. Nel gennaio del 2022, il valore di tale versamento è incrementato dal 1,6% al 2%.
Per il triennio che va dal 2021 al 2024, l’accordo per il CCNL metalmeccanici ha previsto anche un aumento salariale dei minimi contrattuali:
Inoltre ricordiamo che i minimi contrattuali per ogni livello saranno adeguati all’Indice Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi europei (IPCA).
Questa serie di iniziative sono state pensate e realizzate per puntare all’aumento della formazione e l’alfabetizzazione digitale dei lavoratori metalmeccanici, di cui è previsto anche un rinnovo della composizione delle categorie.
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