Pubblicato il 30 gen 2023 • 5 minuti di lettura
Oggigiorno i lavoratori, soprattutto le donne, ricercano un elemento fondamentale: il work life balance. Le imprese in grado di garantire un equilibrio tra vita privata e lavorativa risultano attraenti agli occhi dei nuovi talenti e fidelizzano i dipendenti già assunti. Ci sono diverse modalità con le quali riuscire a porre dei limiti tra la dimensione professionale e quella personale, per evitare un possibile burnout.
In questo articolo le scopriamo insieme ed approfondiamo l’importanza di mantenere un confine ben definito tra l’orario lavorativo e gli impegni personali.
La traduzione letterale di work life balance è: equilibrio tra vita e lavoro. Con tale espressione si intende il vivere la vita lavorativa e quella personale nella giusta misura e con le giuste proporzioni. Le esigenze e gli impegni, dell’una e dell’altra, devono essere equamente soddisfatti e portati a termine. La vita professionale non deve prendere il sopravvento e diventare causa di stress. Allo stesso modo il tempo libero, da dedicare a se stessi, alla propria famiglia e ad eventuali hobby, può divenire fonte di nuova energia per essere poi trasformata, in ambito lavorativo, in maggiore produttività.
Dunque per trovare un vero equilibrio è necessario stabilire il numero di ore da dedicare alle attività lavorative e a quelle da dedicare ai bisogni di tipo personale.
L’esigenza di definire un numero preciso di ore dedicate al lavoro è nata nel Regno Unito con il Factory Act, stipulato nel 1832. Ai giorni d’oggi il work life balance è diventato un elemento fondamentale per un lavoratore, soprattutto ora che lo sviluppo tecnologico ha reso labile il confine tra sfera privata e professionale.
Dunque le imprese non possono prescindere dal porre particolare attenzione ai propri dipendenti, offrendo loro la possibilità di avere del tempo da dedicare al proprio benessere e alla coltivazione di uno stile di vita sano. E’ importante anche che sappiano comunicarlo nel migliore dei modi, al fine di diventare attraenti agli occhi dei nuovi talenti e fidelizzare i lavoratori già assunti.
L’equilibrio tra vita e lavoro è un elemento determinante nella promozione del benessere dei dipendenti e di un ambiente di lavoro più sano. Infatti l’assenza di un’armonia tra gli impegni lavorativi e quelli personali può provocare un aumento dei livelli di stress ed indurre più facilmente al burnout.
La ricerca del giusto equilibrio è da considerarsi un processo continuo al quale dedicare impegno ed attenzione. Diventa più semplice raggiungerlo, se si lavora in un’impresa orientata alla cura del benessere dei propri lavoratori, che diventano più motivati e produttivi.
E’ fondamentale ritagliare del tempo da dedicare a sane abitudini quotidiane che esulino dalla sfera professionale.
Orari prolungati di lavoro sono associati alla possibilità di incorrere in problemi di salute, come ad esempio alcune patologie cardiache. Inoltre un eccessivo carico di lavoro può incidere sulla sfera psichica.
Vediamo insieme alcune conseguenze:
L’equilibrio tra vita privata e lavoro può includere il tempo trascorso con la famiglia e gli amici, la cura della propria salute e la coltivazione di passioni ed hobby.
Il work life balance rientra nelle iniziative di welfare.
La natura dello smart working, che permette di svolgere la propria attività lavorativa lontano dagli ambienti dell'impresa, dovrebbe incentivare il work life balance. Ad esempio, lavorare da casa riduce gli spostamenti verso l’ufficio e di conseguenza aumenta il tempo che si ha a disposizione per praticare uno sport, dedicare del tempo alla propria famiglia o alle proprie passioni. Lo smart working consente di aumentare la concentrazione, l’efficienza della prestazione lavorativa, lo sviluppo di nuove idee e nuovi processi. In realtà il lavoro agile può comportare anche una serie di criticità, soprattutto in termini di equilibrio tra vita professionale e vita privata. Infatti si potrebbe riscontrare la difficoltà di separare i tempi dedicati al lavoro da quelli personali. Diffuso è anche il cosiddetto tecnostress: lo stress dovuto ad un utilizzo intenso delle tecnologie digitali.
L’attenzione nei confronti del work life balance rappresenta il metodo più efficace per un’impresa di prendersi cura del benessere e aumentare la soddisfazione dei propri dipendenti. Inoltre è una dimostrazione di vicinanza ed impegno: agli occhi della popolazione aziendale e delle nuove risorse l’azienda appare un ottimo datore di lavoro. Per fare in modo che il work life balance abbia un impatto positivo sui dipendenti ci sono diversi consigli utili da seguire. Ad esempio:
Ricordiamo che lavorare da casa per diversi giorni consecutivi non può farci perdere le sane e buone abitudini. Non bisogna lasciare spazio a comportamenti sedentari, ma dedicare tutti i giorni del tempo ad un po’ di attività fisica. Inoltre è fondamentale concedersi pause pranzo con pasti ricchi, nutrienti e bilanciati, stando lontani da schermi e dispositivi elettronici.
L’equilibrio vita/lavoro è un aspetto fondamentale soprattutto per le donne, all’interno di un sistema sociale che ancora non garantisce loro, al pari degli uomini, le tutele utili e necessarie. Ecco perché è importante che le imprese si impegnino a contrastare qualsiasi tipo di discriminazione di genere attraverso l’implementazione di apposite privacy police. Devono creare un ambiente di lavoro inclusivo e di supporto per le donne. Un modo per farlo è attraverso lo sviluppo di politiche come la paternity leave, cioè il congedo parentale (un periodo di astensione dal lavoro per garantire la presenza del genitore accanto al bambino) di cui usufruiscono gli uomini.
Le aziende possono offrire alle donne la flessibilità oraria, al fine di trovare un equilibrio tra le proprie responsabilità professionali e familiari.
Molto utile può risultare la possibilità di lavorare secondo la modalità dello smart working, che prevede lo svolgimento dell’attività lavorativa solo in parte all’interno degli ambienti aziendali. Bisogna tenere sempre in considerazione il rischio che c’è, con il lavoro agile, nel rinchiudere nuovamente la figura femminile nei confini casalinghi, con l’aggravante di svolgere le attività lavorative e quelle domestiche.
Esistono diverse misure di sostegno per le donne lavoratrici, soprattutto nelle condizioni di maternità:
Un buon piano di welfare permette alle donne di continuare a lavorare.
Oggigiorno c’è il rischio di avere confini sempre più sfumati tra la sfera della vita privata e quella professionale. Il coinvolgimento e la passione, a volte, possono comportare un sovraccarico di impegno, fino a rendere il lavoro una dimensione totalizzante nella nostra vita. Infatti il lavoro totalizzante richiede una dedizione totale e assorbente. E’ caratterizzato da orari flessibili e molto prolungati ed una forte pressione per raggiungere gli obiettivi prestabiliti.
Tra le cause di questo eccesso emerge soprattutto lo stress, che può portare ad un burnout. Si tratta di una sindrome derivante da stress cronico causato dal contesto lavorativo, che non si riesce a gestire e mantenere sotto controllo.
Si rischia di incorrere in un vero e proprio deterioramento della salute mentale e fisica. In una condizione di lavoro totalizzante si avverte perennemente uno stato di stanchezza, che compromette le capacità di relazionarsi. Inoltre influisce sulle capacità cognitive e di conseguenza diminuisce la produttività.
Proprio per questo è importante che le aziende creino un ambiente di lavoro equilibrato, che offra ai dipendenti la possibilità di prendersi cura del proprio benessere, attraverso il work life balance. I dipendenti, dal loro canto, devono essere in grado di gestire il proprio tempo e stabilire i confini tra vita privata e dimensione lavorativa. E’ importante ritagliare del tempo da dedicare a se stessi, alla propria famiglia e ad un po’ di relax.
Il work life balance è un concetto fondamentale: bisogna mantenere un equilibrio tra vita professionale e privata. Durante la giornata è necessario trovare un’armonia tra i momenti da dedicare allo svolgimento delle attività lavorative, quelli per prendersi cura del proprio benessere, della dimensione familiare e quelli per coltivare i propri hobby. Ciò può aiutare a prevenire lo stress ed un eventuale burnout, migliorando la produttività e la motivazione dei lavoratori.
Per evitare di sovraccaricarsi di lavoro e trovare un equilibrio tra gli impegni professionali e privati, bisogna saper gestire il tempo in modo efficace. Ad esempio il fine settimana può essere il momento durante il quale staccare mentalmente dalla dimensione lavorativa, al fine di ricominciare con maggiore energia e produttività. Dedicare del tempo alle attività personali e alla famiglia permette di scaricare lo stress accumulato durante la settimana.
Un ulteriore aiuto deriva dall’attività fisica, dalla meditazione e lo yoga, che favoriscono il mantenimento di un buon equilibrio mentale e fisico.
Inoltre l’organizzazione contribuisce a mantenere una routine giornaliera per avere sotto controllo i propri impegni. Bisogna anche riuscire a stabilire dei limiti per non far sfumare i confini tra la vita lavorativa e quella privata.
Mantenere una vita sociale attiva ed una buona comunicazione con i colleghi evitano un eventuale sovraccarico di lavoro e stress.
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