Pubblicato il 22 lug 2022 • 5 minuti di lettura
Quando si parla di assenteismo sul lavoro si intende un’assenza eccessiva dal luogo di lavoro, con o senza valida giustificazione, che può essere causata da: un cattivo clima ambientale, difficoltà lavorative che portano il dipendente a non voler essere presente, comportamenti scorretti da parte del lavoratore.
Esistono molti modi per individuare il fenomeno dell'assenteismo all’interno della propria azienda e trovare ad esso possibili soluzioni.
Il datore di lavoro ha il dovere di prevenire l'assenteismo per malattia creando un ambiente sano e sicuro per i lavoratori, che a loro volta devono svolgere le proprie mansioni e gestire le proprie responsabilità. Se gli sforzi non portano alla risoluzione del problema, il datore di lavoro può anche ricorrere al licenziamento per giusta causa.
Questo articolo può essere un utile strumento per la comprensione del fenomeno dell’assenteismo sul lavoro, infatti offre spunti interessanti per l’analisi della situazione e possibili soluzioni da adottare.
Il fenomeno dell’assenteismo sul lavoro appare sotto diverse forme e può essere sintomo di diverse cause. Un esempio è quello della finta malattia, giustificata da certificati medici falsati. In questo caso il lavoratore starebbe fingendo che la ragione della sua assenza sul luogo di lavoro sia lecita.
Dunque un importante punto di partenza, nel calcolo dell’assenteismo, è quello di considerare i giorni di malattia. È necessario non saltare a conclusioni affrettate e assicurare sempre il rispetto nei confronti del dipendente e la ricerca della realtà dei fatti.
L’assenteismo sul lavoro può portare a gravi danni e perdite per le aziende, per questo è importante tenere d'occhio la situazione e avere la possibilità di controllare i comportamenti dei lavoratori. Uno dei migliori modi per ottenere questo risultato è avere un sistema di registro degli orari di entrata e uscita dei lavoratori, e un calendario che riporta tutti i giorni di malattia o permesso che vengono sfruttati.
Oltre ad aiutare nel monitoraggio dell’assenteismo, questo sistema può supportare la gestione della distribuzione dei compiti. Se i dipendenti hanno mansioni intercambiabili, sarà più semplice poter gestire il carico in modo equo e corretto. Questo punto è fondamentale per tutelare la salute e la sicurezza del lavoratore e evitare situazioni di eccessivo stress, infortuni e nascita di problematiche sociali all’interno dell’ambiente lavorativo.
Ecco come si calcola la media dell’assenteismo sul lavoro in maniera semplice. L’obiettivo è quello di trovare la percentuale di ore di assenza sulla base del netto delle ore lavorate. Dunque bisogna prima calcolare le ore di lavoro mensili di tutti i dipendenti. Ad esempio, con 10 dipendenti a tempo pieno si avranno 8 ore al giorno x 20 giorni x 10 dipendenti, quindi un totale di 1600 ore.
É necessario poi trovare il numero di ore di assenza totali, sommate tra tutti i dipendenti, che potrebbero essere ad esempio 1 giorno al mese per ogni dipendente, quindi 80 ore.
In questo modo trovare la percentuale è semplice: basta dividere le ore di assenza per le ore totali e moltiplicarle per 100. Viene così 80:1600*100 = 5%. Si tenga presente che questa percentuale è una media: rappresenta solo un indice per analizzare la situazione dell’azienda e non una prova diretta di assenteismo.
Altri dati possono essere interessanti per aggiungere alcune considerazioni. Ad esempio si potrebbe fare un calcolo in percentuale delle motivazioni delle assenze per rispondere alle seguenti domande: quanto spesso si verifica l’assenteismo per malattia? Quante volte i lavoratori restano a casa per ragioni personali o responsabilità familiari? Quante assenze sono sospette? Con assenze sospette si possono considerare i giorni di malattia adiacenti ai giorni di riposo, oppure quelli coincidenti ripetutamente con specifici eventi aziendali.
Molti di questi parametri possono cambiare in base alla struttura dell’azienda, alle mansioni dei lavoratori e all’attività lavorativa in sé. Inoltre può essere utile avere dei report delle assenze divise per lavoratori per individuare coloro che superano una certa soglia e possono rientrare nella definizione di assenteisti.
Rimane fondamentale monitorare regolarmente la situazione per individuare le problematiche prima che siano eccessivamente dannose per la produttività. Per questo, può essere utile poter sfruttare il sistema di calcolo sul nostro foglio calcolo assenteismo excel.
Grazie a uno schema preimpostato da compilare regolarmente può essere più semplice accorgersi prontamente di situazioni di assenteismo ed analizzare più a fondo le possibili cause. Infatti l’azienda può portare in atto diverse azioni per prevenire l'assenteismo per malattia o risolvere eventuali situazioni che si possono creare all’interno dell’ambiente lavorativo.
Ecco perché conoscere tutte le possibili cause dell’assenteismo è un passaggio fondamentale per il datore di lavoro attento alla salute dei lavoratori.
I motivi per cui si presentano fenomeni di assenteismo per malattia possono essere molteplici. La responsabilità del datore di lavoro è quella di non sottovalutare i possibili elementi scatenanti. Il dialogo aperto e produttivo con i lavoratori può essere un ottimo strumento per aiutare la comprensione delle dinamiche del personale.
Le cause dell’assenteismo sul lavoro possono essere psicologiche, sociali o legate ad impedimenti fisici. In quest’ultimo caso la malattia è l’esempio più importante e deve essere sempre legata alla presenza di certificati medici reali. Se la malattia si presenta in maniera troppo assidua, si potrebbe essere di fronte a casi di malattia professionale, o a conseguenze da stress lavoro-correlato. Spesso infatti lo stress ha importanti effetti sulla salute fisica del lavoratore, come problemi muscolo scheletrici o significativa carenza di energia.
L’ambiente lavorativo e sociale può avere un’influenza davvero importante sull’aspetto psicologico del lavoratore. Infatti se esistono cattivi rapporti di lavoro o se il lavoratore non ha gli strumenti adeguati per lavorare in modo efficiente, allora facilmente potrà manifestare disagi, espressi con la mancanza di motivazione e di interesse. Avere a cuore la salute del lavoratore significa anche occuparsi di questi aspetti.
La demotivazione si può anche individuare nel casi del cosiddetto assenteismo tattico (Sentenza 18678 del 2014 della Corte di Cassazione), durante il quale il lavoratore non si presenta sul luogo di lavoro nei giorni adiacenti a quelli di riposo o di ferie. In questo modo si arriva alla rottura della fiducia con il datore di lavoro e si può generare un danno a livello produttivo se il caso si ripete più volte al mese.
In alcuni casi l’assenteismo potrebbe essere legato alla presenza di un secondo impiego del lavoratore, il quale in maniera illecita porta avanti più professioni, magari per la necessità di una remunerazione aggiuntiva o interessi personali in altri ambiti. Questo comportamento è considerato come grave. Se il dipendente ha lavorato presso dei concorrenti, può anche essere licenziato per giusta causa, secondo il principio di violazione dell’obbligo di fedeltà.
Se il problema dell’assenteismo è ingestibile, il datore di lavoro può ricorrere al licenziamento per giusta causa. Il suo diritto è quello di potersi difendere da comportamenti scorretti o dannosi da parte del lavoratore, la cui assenza inficia sulla produttività. Con questa opzione si ottiene un licenziamento senza preavviso, che permette di interrompere immediatamente il rapporto lavorativo. Per accedere a questa possibilità è necessario però dimostrare la legittimità della scelta.
Avviare delle indagini sulle motivazioni dell’assenza del lavoratore è necessario per proteggere la sua salute. Infatti se le assenze sono frequenti ma giustificate, non si può applicare il licenziamento per giusta causa. Le indagini sono a carico del datore di lavoro che deve appoggiarsi a legali specializzati in questo tipo di situazioni.
Esistono sempre dei supervisori che hanno il compito di garantire che le indagini siano valide, corrette e imparziali. La legge italiana prevede una serie di specifiche veramente importanti per tutelare sia il lavoratore che il datore di lavoro eventualmente danneggiato.
L’assenza dal lavoro è ogni richiesta di giorni di riposo, di permesso o di malattia ed è un importantissimo diritto del lavoratore. Affinchè l’assenza dal lavoro sia lecita, è necessario che il lavoratore segua le corrette procedure e avvisi il datore di lavoro in maniera tempestiva, ad esempio fornendo un certificato medico in caso di malattia. La collaborazione e la comunicazione tra il lavoratore e il datore di lavoro, anche nel caso di necessità personali, sono fondamentali per garantire i diritti e gli interessi di ambo le parti.
Per ridurre il fenomeno dell'assenteismo in azienda è importante capire le cause da cui esso deriva e quindi applicare misure valide per risolverlo. Se ad esempio l’assenteismo è causato da un eccessivo stress, sarà necessario trovare soluzioni utili ad alleggerire il carico di lavoro o fornire dei benefit che possano garantire la salute del lavoratore.
Si parla di assenteismo quando un lavoratore abusa del suo diritto di riposo o malattia. Il fenomeno può causare importanti danni alla produttività dell’azienda e alla serenità del clima aziendale. Il datore di lavoro ha la responsabilità di monitorare le attività dei lavoratori per prevenire e curare i casi di assenteismo. Spesso la radice del fenomeno può essere legata a problematiche di distribuzione dei compiti o a cattivi rapporti nell’ambiente lavorativo. In questi casi allora è possibile trovare delle soluzioni e cercare di diminuire il fenomeno dell’assenteismo.
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