Pubblicato il 8 ago 2022 • 5 minuti di lettura
Il primo soccorso aziendale è una parte fondamentale della sicurezza e salute in ogni azienda. La responsabilità del datore di lavoro è quella di organizzare le procedure e fornire la formazione a tutti i lavoratori.
É necessario comprendere a fondo tutte le fasi del processo dalla pianificazione alla gestione delle emergenze. Il datore di lavoro deve seguire la normativa in maniera attenta per garantire la sicurezza dei lavoratori e evitare le sanzioni penali previste dalla legge in caso di inadempienze.
Con primo soccorso si indicano tutte quelle attività che hanno l’obiettivo di fornire un'adeguata azione di emergenza, in attesa dell’intervento dei professionisti medici del pronto soccorso. Le manovre incluse sono eseguibili da personale formato e non prevedono la conoscenza di specifiche mediche proprie del personale medico qualificato.
Nel caso di un’emergenza, il primo soccorso non deve sostituire il pronto soccorso, che va sempre richiesto una volta valutato lo stato di salute della persona in difficoltà. Grazie a una completa e seria preparazione degli addetti al primo soccorso, è possibile fornire efficace prevenzione e protezione dei lavoratori anche in caso di incidenti e malori.
In questo articolo si possono trovare tutti i dettagli e le informazioni pratiche a riguardo, per tutelare la salute dei lavoratori.
l primo obbligo del datore di lavoro è quello di preparare un piano di primo soccorso aziendale. In seguito alla valutazione dei rischi dell’attività lavorativa, sarà necessario nominare gli addetti e fornire loro adeguata formazione attraverso un corso di primo soccorso aziendale.
Ogni addetto ha un personale compito da svolgere e ogni lavoratore dovrà sapere come comportarsi nel caso di un’emergenza. Le istruzioni a riguardo vengono preparate in base ai rischi dell’attività lavorativa e al luogo in cui questa si svolge. Sono da considerare anche il numero di lavoratori e la pianificazione, in modo tale che gli addetti al primo soccorso aziendale siano sempre presenti.
La normativa del D.M. 388/03 prevede la classificazione delle aziende in base ai rischi dell’attività secondo tre gruppi:
Nel gruppo A, considerato come il gruppo con rischi più elevati, sono incluse: aziende con attività industriali, centrali termoelettriche, impianti e laboratori nucleari, aziende per la produzione di esplosivi, polveri e munizioni, aziende con più di cinque lavoratori che fanno parte dei gruppi tariffari Inail, in cui l’indice infortunistico di inabilità permanente è maggiore di quattro ed anche le aziende nel settore dell’agricoltura.
ll gruppo B racchiude tutte le altre aziende finora non nominate, che abbiano tre o più lavoratori.
Nel gruppo C vi sono le aziende più piccole non presenti nel gruppo A, con meno di tre lavoratori.
Un altro importante passaggio è quello di mettere a disposizione attrezzature e dispositivi come previsto dalla legge, quali una cassetta di primo soccorso per le aziende dei gruppi A e B, o un pacchetto di medicazione per le aziende del gruppo C. La loro posizione deve essere facilmente accessibile e sempre ben individuabile grazie agli appositi segnali.
Può essere utile anche fornire dei documenti riassuntivi da tenere sempre accessibili, come ad esempio dei pdf di primo soccorso aziendale. Oltre a questo, è fondamentale fornire una linea di comunicazione sempre funzionante da utilizzare per richiedere assistenza medica professionale in maniera tempestiva.
Uno strumento aggiuntivo, spesso scelto dalle aziende per aumentare il livello di prevenzione e sicurezza, è quello del DAE. Il Defibrillatore automatico o semiautomatico esterno è obbligatorio soltanto negli uffici delle pubbliche amministrazioni aperti al pubblico ed in alcuni luoghi pubblici. Secondo la normativa sul primo soccorso aziendale non è previsto l’obbligo per le aziende private. Chi sceglie di avere un DAE è poi tenuto a formare un operatore con un corso apposito di 5 ore. Questo strumento può fare la differenza nella prevenzione contro i rischi cardiovascolari.
Come già accennato, ogni addetto al primo soccorso aziendale è un normale lavoratore nominato per tale ruolo ed adeguatamente formato. La nomina non può essere rifiutata, a meno che i requisiti psico-fisici del lavoratore scelto non gli impediscano di portare a termine le mansioni richieste. Il datore di lavoro dovrebbe essere il responsabile della valutazione della situazione, tenendo conto delle predisposizioni del lavoratore.
Essere un addetto al primo soccorso in azienda non dà diritto ad alcun privilegio né sotto il punto di vista remunerativo, né per quanto riguarda gli orari di lavoro. La legge non tiene conto della motivazione degli addetti nominati, sta al datore di lavoro sceglierli con buon senso e responsabilità.
I compiti dell’addetto sono la verifica e la valutazione della situazione di emergenza ed il veloce contatto con il servizio sanitario nazionale. Inoltre se necessario, deve mettere in pratica le manovre o le azioni ricevute al momento del corso di primo soccorso aziendale. In primis bisogna concentrarsi sul sostentamento delle funzioni vitali, eseguendo il massaggio cardiaco. In seguito è necessario riconoscere le conseguenze dei rischi della specifica attività lavorativa e agire di conseguenza.
È importante che gli addetti siano preparati in caso di ferite, lussazioni, intossicazioni o fratture. In base alla situazione si deve cercare di non peggiorare involontariamente l'emergenza, con degli interventi imprecisi. Per fare un semplice esempio, riconoscere un’eventuale frattura significa impedire movimenti o spostamenti dannosi che in caso di slogatura non sarebbero altrettanto rischiosi.
Durante la formazione degli addetti è importante che si ponga una netta distinzione tra primo soccorso e pronto soccorso. Infatti l’addetto deve conoscere bene anche i limiti del suo intervento. Indipendentemente dalla gravità della situazione, il compito del primo soccorso è quello di essere precursore del pronto soccorso, non quello di cercare di sostituirlo.
I corsi di primo soccorso aziendale vengono tenuti da personale medico qualificato ed aggiornati ogni tre anni. Sono previsti tre diversi moduli, che prevedono una parte molto importante che è quella dell’attività pratica per l’esercitazione di manovre e interventi studiati.
La simulazione permette di essere davvero pronti in caso di emergenza. Secondo le indicazioni della normativa sul primo soccorso aziendale per le aziende del gruppo A il corso ha una durata di 16 ore, mentre per i gruppi B e C di 12 ore.
Gli obiettivi principali sono quelli legati alle procedure in caso di emergenza: il riconoscimento della situazione, il contatto efficace con il sistema di soccorso e l’applicazione di un intervento sull’infortunato. L’attestato di frequenza del corso è rilasciato solo agli addetti che sono presenti alle lezioni e superano il test finale.
Alla fine del corso l’addetto dovrà aver acquisito tecniche e competenze per:
Il corso di primo soccorso viene gestito e adattato quando possibile ai reali rischi dell’azienda che forma i lavoratori addetti. Si tratta di un passaggio fondamentale per ottimizzare l’attività e informare i lavoratori sulle possibilità salvavita del loro ruolo di primi soccorritori.
Il primo soccorso aziendale prevede: un piano di primo soccorso, la nomina di addetti e la presenza di dispositivi e attrezzature utili per la gestione delle emergenze. Gli addetti al primo soccorso devono essere adeguatamente formati e informati, così come tutti i lavoratori. I corsi specifici permettono di fornire un intervento preventivo e necessario in attesa del pronto soccorso con il personale medico professionista.
Il datore di lavoro ha la responsabilità di gestire il primo soccorso in azienda e fornire l’accesso ai corsi, come previsto dalla normativa. Inoltre deve stilare un piano di primo soccorso, in base ai rischi dell’azienda e agli infortuni più probabili per l'attività svolta. Ogni 3 anni l’attestato di frequenza del corso di primo soccorso scade e va rinnovato con un nuovo corso ed esame finale.
Per questo tema è bene fare riferimento al Testo Unico 81/08 sulla sicurezza sul lavoro, essendo il primo soccorso una delle parti più importanti della prevenzione e tutela dei lavoratori. In particolare si può leggere l’articolo 45. Possono essere utili anche il decreto attuativo 90/2010 e l’interpello ministeriale 02/2012.
Inoltre i dettagli del primo soccorso aziendale sono presenti nel D.M. 388/03, che include i requisiti minimi per le aziende ed il minimo contenuto delle cassette di primo soccorso.
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