Pubblicato il 9 set 2019 • 3 minuti di lettura
La dieta dissociata si presenta come un regime alimentare dai numerosi effetti benefici: perdita di peso, miglioramento della digestione e dell'assimilazione dei nutrienti, nonché un impatto positivo sulle condizioni di salute generali.
Nell'articolo facciamo chiarezza su come funziona, su quali principi si basa, su come avviene la scelta dei cibi, sui pro e contro.
La diffusione della dieta dissociata si deve al gastroenterologo statunitense William Howard Hay che, in una delle sue pubblicazioni, descrisse un nuovo regime alimentare basato su un modo specifico di assimilare i nutrienti contenuti nei cibi.
L'invenzione di tale dieta (che nel tempo ha subito varie modifiche ed adattamenti) ebbe origine dal tentativo di Hay di curare la grave disfunzione renale - il morbo di Bright - da cui egli stesso era affetto.
Per la formulazione della sua dieta Hay partì dalla considerazione che, mentre la digestione delle proteine avviene in un ambiente acido, quella dei carboidrati avviene in un ambiente basico o alcaino.
L'assunzione di questi nutrienti durante lo stesso pasto attiva più processi metabolici che rallentano l'intera fase digestiva, affaticando l'organismo.
Il risultato è un rallentamento dell'assorbimento di carboidrati, proteine e grassi con possibili problemi gastrointestinali e di altra natura.
Per evitare la creazione di accumuli non bilanciati, Hay formulò una teoria basata su uno schema predefinito. Nello specifico stabilì che:
Una dieta di questo tipo non basa la propria formulazione su quali cibi includere, bensì sulle possibili combinazioni dei vari nutrienti.
Dunque l'obiettivo non è tanto quello di capire cosa mangiare o meno, quanto quello di capire come abbinare i vari cibi e quando mangiarli.
Abbiamo già spiegato che la digestione degli alimenti avviene in ambienti diversi. In questo ambito è opportuno precisare che i cibi possono essere classificati in neutri, a digestione acida e alcaina.
Tra i cibi neutri troviamo - tra gli altri - alcune verdure come spinaci, broccoli, melanzane e fagiolini. Ancora sono inclusi formaggi grassi, latte e condimenti come il burro o l'olio da cucina.
Tra i cibi a digestione acida troviamo - tra gli altri - le carni bianche e rosse, ricotta, uova ed alcuni tipi di frutta come le pere e i kiwi.
Infine, tra i cibi a digestione basica troviamo - tra gli altri - i cereali come pasta o pane, patate, legumi, cioccolato e altri tipi di verdure.
In base a questa classificazione possiamo capire che gli ambienti in cui vengono digeriti non sono gli stessi e che funzionano in maniera differente.
É da qui che nascono i principi della dieta dissociata come, lo ripetiamo, l'obbligo di non mescolare tra loro vari tipi di proteine e non mescolare queste ultime con i carboidrati, quello di non combinare i cibi a digestione acida con quelli a digestione basica, quello di consumare i carboidrati nella prima metà della giornata e le proteine nella seconda metà.
In definitiva, possiamo affermare che sono ammessi senza troppe restrizioni:
Ecco un esempio di dieta dissociata per un giorno.
Ti ricordiamo che tutte le indicazioni che trovi qui sotto hanno un carattere puramente illustrativo e che non intendono in alcun modo sostituire il parere di un medico e/o nutrizionista.
Assicurati sempre che tra un pasto e l'altro trascorrano almeno 4 ore. Hai bisogno di una combinazione per ogni giorno della settimana? Qui sotto trovi un esempio settimanale!
Negli anni, la dieta di Hay è stata oggetto di numerose personalizzazioni da parte di vari esperti. Esistono tanti tipi di questo regime alimentare, tra cui:
Questa versione corrisponde ad una dieta dissociata non pesata.
In pratica, secondo il medico francese Jacques Antonie, ogni giorno della settimana deve essere consumato un solo alimento in quantità illimitata.
Quindi occorre scegliere un cibo tra frutta, verdure, latticini, pesce, uova o carne con esclusione dei cereali. É un regime che può essere seguito per poche settimane data la sua pericolosità.
Per una dieta dissociata vegetariana basta semplicemente eliminare le carni rosse e quelle bianche dallo schema, sostituendole con altre proteine di origine animale come quelle che trovi nelle uova.
Per i vegani è opportuno scegliere altri alimenti proteici di origine vegetale come il tofu, la soia o i legumi.
Un'altra variante è la cronodieta, ideata dal medico italiano Mauro Todisco.
Quest'ultima si basa sul ritmo biologico dell'organismo e concentra la sua attenzione sull'orario in cui devono essere consumati i vari pasti.
Questo tipo di dieta apporta numerosi effetti benefici a tutto l'organismo.
In breve:
Quanto alle controindicazioni, ecco in breve quelle che solitamente si riscontrano in questo regime alimentare:
Seguire un regime alimentare corretto e basato sulle proprie caratteristiche personali è fondamentale per mantenersi in salute.
Prima di cambiare la tua alimentazione rivolgiti sempre ad un professionista per evitare pericolose carenze nutrizionali.
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