Pubblicato il 31 mag 2021 • 4 minuti di lettura
Lo stress cronico può essere davvero pericoloso ed impedirci di vivere serenamente.
Chi è sottoposto costantemente a periodi di forte stress, ha maggiori probabilità di contrarre malattie e cadere in depressione, compromettendo la qualità della vita.
Ecco perché diventa importantissimo sapere non solo come riconoscerlo, ma anche cosa fare per intervenire sul problema.
Ti sarà capitato in tante occasioni di sentirti particolarmente sotto pressione e di scambiare quella pressione per vero e proprio stress. Molte volte però questa parola viene usata impropriamente, anche in contesti che non possono essere realmente definiti stressanti.
Ma cos'è lo stress e quanti tipi ne esistono? Quali sono le situazioni che causano forte stress? Quando si può parlare di disturbo post traumatico? E tutto questo come va ad influenzare la nostra vita?
Lo stress viene descritto come "uno stato di disfunzione nonché di alterazione degli equilibri di tipo psicofisico dell’organismo" che si manifesta quando ci si trova di fronte ad alcune situazioni particolari.
Qualsiasi fonte di sollecitazione, sia interna che esterna, attiva una reazione ben specifica da parte dell’organismo che sfocia anche nell'aumento della produzione di alcuni ormoni, come il cortisolo.
É chiaro come episodi sporadici di stress non siano fonte di eccessiva preoccupazione. Ci sono molti casi in cui quest'ultimo si rivela infatti necessario per reagire a determinate situazioni e rappresenta uno sprono a far di più.
Bisogna però tenerli sotto controllo - poiché laddove dovessero diventare cronici - potrebbero seriamente iniziare a compromettere la qualità della vita.
Alcuni tra i numerosi studi condotti su questo tema, hanno confermato che lo stress è collegato all’insorgere di alcune patologie che compromettono la salute sia fisica che mentale.
Dal punto di vista fisico, infatti, lunghi periodi di tensione comportano una riduzione significativa delle percentuali di massa magra (quindi dei muscoli, dei tessuti connettivi, degli organi e delle ossa), attivando una condizione nota come “catabolismo della massa magra”.
In questo senso, lo stress cronico compromette seriamente la capacità di rispondere e comportarsi adeguatamente rispetto a determinati stimoli.
Quali sono allora, per grandi linee, i campanelli d'allarme a cui prestare attenzione?
Chiaramente, questi sintomi sono puramente indicativi: ogni persona è diversa e può rispondere allo stress in modo diverso. In linea generale questi restano però i campanelli d’allarme che si dovrebbero considerare per capire se si è sottoposti a stress.
Dopo aver analizzato i sintomi, è opportuno soffermarsi anche sulle cause del disturbo. Tra queste, possiamo includere:
Esistono almeno tre diversi tipi di stress.
Un primo tipo di stress è rappresentato dallo stress metabolico. Questa forma può verificarsi, in primo luogo, quando non si segue un’alimentazione corretta ed equilibrata oppure quando si assumono farmaci in maniera cronica.
Le terapie di tipo farmacologico, a lungo andare, curano determinati problemi ma impegnano fortemente l’organismo, che accumula più tossine.
Esistono poi stress di tipo emotivo: rientrano in questa categoria situazioni particolarmente impegnative e difficoltose dal punto di vista familiare, personale e/o lavorativo. Le forti ansie e preoccupazioni scombussolano l’organismo ed incidono anche sul sonno e sul sistema immunitario.
Terzo ed ultimo tipo di stress che possiamo prendere in considerazione è lo stress di tipo fisico, che riguarda – per l’appunto – lo svolgimento di attività fisica. È possibile essere stressati sia in caso di completa sedentarietà – la quale provoca una riduzione della massa muscolare – sia in caso di un’eccessiva attività fisica, in quanto l’organismo consuma molte più risorse ed energie rispetto a quelle che riesce ad accumulare.
Lo stress può essere combattuto solo se si è in grado di individuare la causa del problema.
Se quest’ultimo ha una natura emotiva o metabolica, ribadiamo l’importanza di rivolgersi ad uno specialista che possa aiutare a comprendere e risolvere il problema. Se il tuo problema è di tipo fisico, diventa importante trovare il giusto equilibrio tra sedentarietà e sovrallenamento, allenandosi circa dalle 2 alle 4 volte a settimana.
La riduzione dello stress è un percorso graduale, che necessita della giusta attenzione e che non va mai sottovalutato. Nei casi più lievi, due delle strade che offrono un grande contribuito in termini di aumento del benessere psicofisico, sono lo sport e l’alimentazione.
Grazie al primo, è possibile aumentare la produzione delle endorfine e approfittare così dei numerosi effetti positivi che derivano da un’attività fisica costante. Quando si ha bisogno di allentare le tensioni, infatti, può essere davvero utile abbandonarsi alla pratica di sessioni di yoga e di meditazione, che permettono di concentrarsi su sé stessi e sull’ascolto del proprio corpo.
È possibile così apprendere delle tecniche di rilassamento e di respirazione da poter attuare anche quando si avverte che lo stress sta per prendere il sopravvento. Altre discipline che servono ad allentare le tensioni, sono le attività di tipo combat, come il pugilato.
Altra alleata potente, che agisce anche sulla psiche come sul corpo, è l’alimentazione. In tal senso, è fondamentale imparare a seguire un'alimentazione sana ed equilibrata, mangiando i cibi giusti in base alle proprie caratteristiche fisiche. Tutto ciò permette anche di sentirsi molto più energici e di migliorare l’autostima, a vantaggio anche della riduzione dello stress cronico e non.
Se lo stress diventa un fattore lesivo della qualità di vita e ci si sente sopraffatti, è bene considerare di rivolgersi ad uno specialista della salute mentale, che possa fornire gli strumenti giusti per comprendere come affrontare al meglio le situazioni che provocano stress. In questo modo, attraverso la terapia, si può evitare il cronicizzarsi di uno stato disfunzionale, con benefici per il benessere mentale e fisico.
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